La Volvo EX30 è la prima auto del marchio svedese nata per essere soltanto elettrica ed è la più piccola ed accessibile in gamma.

Volvo EX30, come è e come va la baby elettrica di Göteborg tutta stile, prestazioni e sostenibilità

di Nicola Desiderio
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L’aveva presentata in anteprima mondiale a Milano lo scorso giugno ed ora Volvo la fa provare finalmente su strada in vista del suo arrivo in concessionaria entro la fine dell’anno. È la EX30, la piccola di casa e la prima Volvo che nasce per essere solo e soltanto elettrica, con l’obiettivo di far raggiungere al marchio gli obiettivi già fissati ovvero il 50% delle vendite elettriche entro il 2025 (ora siamo al 13%) e spingere i risultati ancora oltre quelli conseguiti negli ultimi anni con 615mila unità vendute nel 2022 ed un ulteriore aumento del 22,4% nei primi 9 mesi del 2023 con un concomitante incremento del fatturato del 15,7%.

La nuova Volvo EX30 nasce sulla piattaforma SEA di Geely (gruppo del quale fa parte sin dal 2010) ed è un crossover lungo 4,23 metri, alto 1,55, largo 1,84 e con un passo di 2,65 metri. Ha una buona aerodinamica (cx di 0,28) e uno stile tipicamente scandinavo, nel quale il minimalismo parla di praticità, ma anche di eleganza contemporanea che, tra i suoi valori fondamentali, deve contemperare la sostenibilità. Da questo punto di vista la nuova nata si propone come l’automobile con il minor impatto ambientale: meno di 30 tonnellate di CO2 di impatto in un ciclo di vita di 200.000 km, il 25% dell’alluminio impiegato è riciclato, il 17% di acciaio e plastica e sono utilizzati diversi materiali naturali o di recupero come il denim e la lana per gli interni. Oltre a questo, lo stabilimento dove viene costruita, a Zhangjiakou, due ore e mezza di macchina a Nord-Est di Pechino, utilizza energia rinnovabile e lo stesso sarà per quello di Ghent, in Belgio, dove la EX30 avrà il suo secondo sito produttivo dal 2025.

Anche l’abitacolo è minimale, ma elegante. Abitabilità e accessibilità privilegiano chi siede davanti e il bagagliaio, provvisto di portellone elettrico e doppio fondo regolabile, ha una capacità che va da 318 a 904 litri abbattendo lo schienale 60/40 provvisto anche di botola. Sotto il cofano anteriore c’è abbastanza spazio per sistemare uno dei due cavi di ricarica. Tutto è concentrato al centro della vettura, compreso il cassetto portaoggetti, e il guidatore di fronte a sé ha la visuale piena. La strumentazione è incorporata nello schermo da 12,3” verticale del sistema che è basato su Android, ma può collegarsi wireless anche a quelli iOs, e gira su un potente processore NVIDIA. Al centro anche il cassetto portaoggetti e i comandi degli alzacristalli, presenti sul modulo centrale scorrevole, ma che rimangono sempre un po’ troppo arretrati. Non c’è pulsante di avviamento, si può utilizzare lo smartphone come chiave del veicolo e dietro al volante c’è la levetta multifuzione per cambio e cruise control adattivo. Multifunzione anche i comandi sulle razze dalla logica intuitiva, ma un po’ lenti nella risposta.

Quattro i temi per i rivestimenti, cinque quelli per l’illuminazione ambiente e c’è anche il tetto panoramico. Raffinati nello stile e nella funzionalità gli specchi retrovisori, tutti privi di cornice, e la soundbar che è sistemata lungo l’intero parabrezza per fa rendere al meglio l’impianto audio Harman Kardon da 1.040 Watt dotato anche di sistema di cancellazione attiva del rumore. Sono ovviamente aggiornabili over-the-air tutti i sistemi di bordo, compresi quelli di sicurezza, campo nel quale Volvo ha l’onore e l’onere di essere sempre un passo di fronte agli altri. La EX30 può contare su 4 telecamere, 8 sensori ultrasonici e 5 radar per aiutare e a volte sostituire il pilota attraverso freni e sterzo individuando in diversi tipi di scenario veicoli, pedoni e ciclisti anche quando stanno arrivando lateralmente da dietro e la svedese provvede a bloccare le portiere per evitare di creare situazioni di rischio. Ci sono inoltre un efficace sistema automatico di parcheggio, l’allerta per la stanchezza del guidatore e l’airbag anteriore centrale.

La EX30 può avere due tipi di batterie e tre diverse configurazioni per il sistema di propulsione. La prima prevede un motore sincrono a magneti permanenti posteriore da 200 kW e 343 Nm con batteria LFP (Litio-Ferro-Fosfato) da 51 kWh (49 kWh netti) che, rispetto alle più comuni NMC (Nickel-Manganese-Cobalto), offre prestazioni inferiori, ma anche sicurezza e durata maggiori. Il caricatore di bordo è da 11 kW in corrente alternata e fino a 134 kW in continua con un’autonomia di 344 km mentre sul fronte delle prestazioni la velocità massima è di 180 km/h (autolimitati) e l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 5,7 secondi. La seconda invece prevede una batteria NMC da 69 kWh (64 kWh netti) di capacità con la quale si possono fare 476 km e in questo caso si può ricaricare fino a 22 kW in corrente alternata e a 153 kW in continua. La terza ha la stessa batteria e ha il motore elettrico anteriore, dotato di sistema di innesto, da 115 kW e 200 Nm in più e la trazione integrale per un totale di 315 kW e 543 Nm e uno 0-100 km/h in 3,6 s. In questo caso l’autonomia scende a 450 km.

Abbiamo potuto guidare la EX30 in Catalogna, lungo percorsi che alternavano tratti autostradali ad altri tortuosi e cittadini. Uno scenario dunque completo per verificare gli aspetti fondamentali delle vettura. La versione più potente, con trazione integrale e ruote da 20”, ha accelerazione e ripresa da supersportiva, ma l’erogazione è sempre modulabile con l’acceleratore e mai brusca. Buono anche il comportamento dinamico, grazie anche al retrotreno multilink, a freni potenti e modulabili, ad uno sterzo dalla demoltiplicazione giusta e ad un’elettronica che non ha bisogno di essere troppo invasiva. La versione a trazione posteriore con batteria “long range” e ruote da 18” è comunque brillante e, pur essendo meno incisiva in inserimento, va valere una massa inferiore e una maggiore libertà nel giocare con l’acceleratore. Ne viene fuori una guida più divertente e agile, oltre che più confortevole e caratterizzata da una differenza nei consumi più evidente di quella dichiarata rispetto alla versione più potente, soprattutto se si sceglie di utilizzare la trazione integrale in modo permanente. Il guidatore può scegliere tra due modalità di guida e un “one pedal drive” ben calibrato.

La Volvo EX30 ha un listino già definito che parte da 35.900 euro, arriva fino a 50.900 euro e prevede tre allestimenti (Core, Plus e Ultra). La versione più interessante è sicuramente quella a motore singolo con la batteria grande che nell’allestimento Core costa 41.400 euro e può dunque accedere agli incentivi statali la cui soglia è di 35mila euro più Iva pari a 42.700 euro. L’accoglienza da parte di clienti è da considerarsi buona: le prenotazioni raccolte sono infatti già oltre 1.200 e le prime consegne sono previste entro la fine del 2023. Come da tradizione Volvo, ci sarà anche una versione Cross Country con assetto rialzato e look più offroad. L’obiettivo commerciale è conquistare nuovi clienti per il marchio e fare in modo che la EX30 riguardi il 20% delle vendite totali che, calcolando che nell’intero 2022 Volvo ha immatricolato 14.595 vetture e nei primi 10 mesi è salita del 24,3%, vuol dire 3.500-4mila pezzi.

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Martedì 7 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2023 19:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA