Wey 03

GWM, al volante del Wey 03: silenzioso, stabile e decisamente maneggevole

di Pasquale Di Santillo
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L’invasione non conosce soste, perchè fermare la... Grande Muraglia che avanza è una missione impossibile per chiunque. Lenta, progressiva, eppure inesorabile. L’ingresso dei Costruttori cinesi in Europa è come la classica goccia nello stagno che una volta atterrata nello specchio d’acqua si estende per tutta la gradezza che può. Solo che ora più che una goccia sta diventando una pioggia battente, per quanto ordinata. La goccia in questione ha le sembianze di GWM, Great Wall Motor. Sul mercato da quasi quarant’anni, più volte ha tentato di sedurre l’Europa (compresa la vicenda del modello Peri, datata 2006, una “copia conforme” della Panda al punto che Fiat con due azioni legali ne bloccò l’importazione in Europa...) tra frenetici cambi di denominazione e gamme che andavano e venivano come i treni in stazione.

Oggi però è tutta un’altra storia, perché GWM con sede a Baoding (simbolo dell’inquinamento cinese, 8 milioni di abitanti a 150 km da Pechino) divenuto nel frattempo l’8° Costruttore sul mercato cinese - oltre 1,2 milioni di auto vendute nel 2021 (il 20% esportate) - ha ridefinito finalmente una strategia su misura per il suo sbarco in Europa pianificato per il 2024, con i modelli giusti. Un gruppo impegnato in 60 Paesi con 78.000 impiegati e 14 centri di Ricerca e Sviluppo tra veicoli (9) e software (5) e che entro il 2030 vuole raggiungere il target dell’elettrificazione della gamma (che dal 2021 a oggi è salita dal 5 al 23%) per arrivare a diventare carbon neutral al 2050. Questo grazie anche ai grandi investimenti nella produzione delle batterie (senza cobalto) con 2 impianti in Germania, 11 in Cina, 1 in Thailandia. E in Europa ne sarà costruito almeno un altro. La base di tutto però è la rivoluzione concettuale dell’impostazione dell’attività produttiva. Non più una serie di brand unificati sotto il tetto della Casa comune, ma un brand unico, GWM (“One GWM”), appunto, declinato nei vari modelli di Ora (elettriche), Wey e Haval (Suv), Tnak (4x4) e Poer (pick-up). Il simbolo di questa avanzata è, neanche a dirlo, la Wey 03, un Suv di quasi 4,7 metri di lunghezza (1,73 di altezza, 2,74 m di passo) ibrido plug-in con un motore turbo da 204 cv abbinato a 1 o 2 motori elettrici a 2 o 4 ruote motrici che abbiamo avuto l’opportunità di provare nei dintorni di Fiumicino, del litorale romano e del Lago di Bracciano.

Un simbolo che prima della nuova strategia si chiamava Wey Coffee 2 e oggi rappresenta il vertice dell’offerta GMW perché al netto di un’affermazione tutta da conquistare sul mercato italiano e del prezzo che pare verrà fissato tra i 45 e i 50.000 euro (nonchè per le certezze da ottenere sul post vendita), quello che abbiamo guidato è un Suv compatto, elegante di altissimo livello senza ogni ombra di dubbio, dal primo all’ultimo dei dettagli. Intanto il design e gli interni: accattivanti, moderni, con curve e spigoli ammorbiditi il giusto, perfettamente in linea con i gusti europei. Per non parlare del livello e della qualità delle finiture interne, dai sedili alle plastiche della plancia.

Tutto all’insegna di un lusso non ostentato ma pratico, raffinato. Che si integra alla perfezione con la tecnologia di bordo con un mega display centrale da circa 26”, orizzontale ma stile Tesla, uno dietro il volante più piccolo per la strumentazione eppure molto definito e visibile e infine un terzo sotto quello principale per la climatizzazione. Senza dimenticare la telecamera alla sinistra del conducente che monitora lo stato di attenzione dello stesso... Ma è indubbio che il cuore della rivoluzione Great Wall Motor con Wey 03 si trova nel sistema propulsivo, con un pacco batterie agli ioni di lito senza cobalto da 34 kWh e sistema a 800 Volt - prodotto in casa, come tutte le altre componenti della vettura dalla Svolt - che garantisce un’autonomia elettrica di 136 km un valore come si dice in gergo “best in class”, il migliore della categoria. Un discorso che vale anche per i 50 kW per la ricarica, per lo 0,5 litri/100 km dei consumi e i per i 15 g/km delle emissioni di CO2, per la stessa potenza e per la valutazione 5 stelle dell’Euro NCAP in chiave sicurezza. Il motore termico come detto da 204 cv (150 kW) con trasmissione a 9 rapporti arriva insieme ai motori elettrici nella versione 4 ruote motrici a 325 kW, cioè 442 cv, con una coppia di 685 Nm per accelerare da 0 a 100 km/h in 5”3 e toccare una velocità massima di 230 km/h.

In quella a due ruote motrici a trazione anteriore con un solo motore elettrico esprime comunque 270 kW (367 cv) di potenza e 500 Nm di coppia. Un pacchetto che su strada ha stupito da ogni punto di vista. A partire dal comfort generale e quello di marcia. La Wey 03 è silenziosa e stabile, decisamente maneggevole e quando si tratta di spingere sull’acceleratore esibisce un comportamento quasi da elettrica vista la risposta prontissima. Insomma, un viaggio nel lusso e nel comfort globale. L’incertezza sta tutta nella reazione del mercato. Il prezzo di partenza per la versione 2 ruote motrici è quello già citato tra i 45 e 50.000 euro, ma ancora non è stato possibile annunciare a chi GWM si appoggerà come dealer. La trattativa è in corso e si dovrebbe chiudere a giorni, anche perché in concessionaria la vettura dovrebbe arrivare per febbraio 2024.

E sarà davvero interessante capire come le attuali partnership europee, al momento ferme a Irlanda, UK, Germania, Svezia e Isralele, evolveranno in termini di numeri concreti con quelle che si avvieranno nei prossimi mesi e cioè Danimarca, Italia, Austria, Svizzera, Grecia, Bulgaria, Spagna, Portogallo e Benelux. Di certo ora la gamma è più chiara. Insieme alla Wey 03 c’è infatti l’altro Suv Wey 05, più lungo di 20 cm e più largo di 7. Un altro ibrido plug-in con 146 km di autonomia. Mentre nel 2025 arriverà un C-Suv più compatto dello 02. Poi si passa alla ORA 03, una city-car elettrica esteticamente interessante per la quale l’autonomia arriva a 420 km, per arrivare infine alla ORA 07 una berlina sportiva, sempre elettrica con 522 km di autonomia e uno 0-100 km/h in 4”3. Ma il nodo è sempre lo stesso: per capirci meglio, la ORA 03 in Germania viene venduta a 38.000 euro, cioè lo stesso prezzo di Smart #3... Già, parliamoci chiaro: l’invasione della Grande Muraglia potrebbe fermarsi in un’unica maniera. Da sola.

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Venerdì 1 Dicembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-12-2023 10:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA