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ROMA - L’intramontabile fascino della 500 contagia anche luoghi sacri come la basilica di Santa Croce in Gerusalemme il cui piazzale ha ospitato il primo raduno ‘Città del Vaticano’, che ha visto la partecipazione di ben 167 piccole Fiat originali risalenti al periodo 1957-1977 restaurate in maniera impeccabile e perfettamente funzionanti.
L’evento, svoltosi lo scorso 6 ottobre e organizzato dal coordinamento Roma sud e Città del Vaticano del 500 Club Italia, è stata l’occasione per celebrare in un’inedita location uno dei modelli del Lingotto più amati di sempre, unendo, per così dire, sacro e profano.
Con un record anche per il numero dei piloti che hanno condotto le loro vetture a Santa Croce in Gerusalemme: 260 appassionati in totale che hanno animato la piazza per tutta la mattinata. Al termine delle funzioni religiose, culminate con la benedizione delle auto da parte del parroco, le 500 sono ripartite in direzione Castelli romani dando vita a una ‘processione’ tutta laica che ha calamitato l’attenzione e la curiosità di passanti e turisti: un convoglio di Fiat 500 lungo (neanche a farlo apposta) circa 500 metri, che ha percorso 22 chilometri fino ad arrivare a Montecompatri, meta finale del raduno.
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