La C4 è l'ultimo gioiello di Citroen

Citroen, lo charme è naturale. La casa francese è nota da sempre per l’originalità
dei modelli

di Nicola Desiderio
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C’è un marchio per cui elettrificazione vuol dire mettere due punti sulla ‘e’. E quel marchio è Citroën che dal 2020 in poi si è messa in cammino per avere in gamma versioni alla spina per ogni modello entro un lustro. In realtà la Double Chevron aveva provato l’approccio all’elettrico già nel 1993 con la AX e altri tentativi fatti con una tecnologia ancora acerba prima di arrivare al 2010 con la C-Zero, frutto di un prestito industriale da parte di Mitsubishi, e alla e-Mehari del 2016, operazione nostalgia compiuta invece insieme a Bolloré. Il vero cambio di marcia è arrivato però nel 2020 con la Ami e la C5 Aircross plug-in hybrid. Nel primo caso la nostalgia è solo nel nome perché si tratta di un’elettrica a 2 posti lunga 2 metri e 41 dedicata prevalentemente ai nuovi servizi di mobilità e guidabile anche da un ragazzo di 14 anni. Il design è simmetrico, così come l’apertura delle portiere, e la batteria da 5,5 kWh si ricarica in 3 ore assicurando un’autonomia di 75 km.

La seconda invece è un’automobile vera dedicata alla famiglia, un Suv lungo 4,5 metri con tanto spazio modulabile a piacimento e un sistema ibrido ricaricabile da 224 cv composto da un 1.6 a benzina da 181 cv e un elettrico da 81 kW inserito nel cambio automatico a 8 rapporti. La C5 Aircross riesce così ad accelerare da 0 a 100 km/h in 9 secondi e a raggiungere i 225 km/h, ma soprattutto a percorrere 55 km ad emissioni zero fino a 135 km/h con un consumo medio di 1,6 litri/100 km pari a 36 g/km di CO2. E con il caricatore da 7,4 kW per rifornire la batteria da 13,2 kWh ci vogliono solo 2 ore. Affiancando tale versione a quelle consuete con motore a benzina e gasolio con potenze che vanno da 131 cv a 181 cv, la C5 Aircross ha annunciato la volontà di offrire al cliente libertà di scelta.
Principio ribadito anche con la nuova C4 che, accanto ai motori tradizionali, propone una versione ad emissioni zero e può essere considerata la prima vera Citroën elettrica di grande serie con l’obiettivo di rappresentare almeno il 15% delle vendite complessive.

La nuova C4 non condensa solo il presente e il futuro della mobilità, ma anche stili diversi mescolando elementi provenienti dal mondo dei Suv, dei coupé e delle berline in 4 metri e 36 di originalità che si tramuta in un’ottima disponibilità di spazio interno, grazie ad un bagagliaio da 380-1.250 litri, e ad un abitacolo dotato di tanto spazio soprattutto per chi siede dietro.
Chi sta davanti invece può godere di sedili ad imbottitura doppia che, insieme alle sospensioni equipaggiate di speciali supporti idraulici, forniscono alla C4 un comfort degno della tradizione Citroën.
Ma la notizia è che, qualsiasi tipo di motore si scelga, la francese offre la stessa abitabilità e lo stesso bagagliaio, senza rinunce e in linea con quella libertà di scelta che deve stimolare e rassicurare il cliente nei confronti del cambiamento, senza dargli ansie o sacrifici tanto che, se si scelgono forme di finanziamento o di noleggio, la rata mensile dell’elettrica equivale a quella della versione diesel.

Da par suo, la C4 offre un 3 cilindri 1.2 a benzina e un 1.5 a gasolio da 110 o 131 cv, o l’elettrica da 100 kW che accelera da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi e offre un’autonomia di 350 km grazie alla batteria da 50 kWh ricaricabile in corrente alternata a 7,4 kW (11 kW opzionale) o fino a 100 kW in corrente continua. E l’elettrificazione non poteva anche non toccare un altro pilastro di Citroën, ovvero i mezzi commerciali.
Il primo pezzo del puzzle è il Jumpy che nasce sulla stessa piattaforma CMP della C4, tant’è che il motore e il caricatore sono gli stessi e anche la batteria da 50 kWh che qui offre un’autonomia da 230 km. Ma c’è anche quella da 75 kWh per 330 km di percorrenza. Stesse opzioni per l’omologo SpaceTourer, il van che offre fino a 9 posti ad emissioni zero. Il prossimo turno è del Berlingo: anche qui base tecnica identica, ma dimensioni e capacità di una classe inferiore così che basta la batteria da 50 kWh per avere 275 km di autonomia. E sempre tra una spina e l’altra.

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Venerdì 20 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 22-08-2021 17:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA