Rovanpera ha vinto la scorsa edizione

Il Wrc fa tappa in Kenia. Toyota cerca il tris. Al via anche due equipaggi italiani

di Mattia Eccheli
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NAIVASHA – Da quando è rientrato nel calendario del World Rally Championship, il Safari Rally del Kenia è stato dominato dai piloti del Toyota Gazoo Racing Team. Dei due vincitori, nel fine settimana ne partirà tuttavia soltanto uno a causa dell'opzione “part time” dei fuoriclasse Sébastien Ogier (due successi in Africa) e Kalle Rovanperä (un'affermazione). Alla sua seconda apparizione stagionale nel Wrc, il finnico campione del mondo in carica sarà al via lungo il tracciato ricavato nei pressi del lago Naivasha, un centinaio di chilometri a nord della capitale, Nairobi.

Il costruttore giapponese – che aveva già contabilizzato diverse vittorie negli anni '80 e '90 in Kenia - schiera poi Elfyn Evans e Takamoto Kastuta, i due piloti che hanno un contratto a tempo pieno per il mondiale in corso. Nel 2024 la scuderia guidata da Jari Matti Latvala non ha ancora vinto alcun rally iridato e il miglior piazzamento è il secondo posto di Ogier a Montecarlo, prova inaugurale del campionato. Nella classifica a squadre è peraltro in testa a pari con la Hyundai che si è imposta con Thierry Neuville a fine gennaio e con Esapekka Lappi nella seconda prova, in Finlandia. La sfida tra le Toyota Gr Yaris e le Hyundai i20 N è apertissima.

Nel Safari Rally la squadra coreana conferma Lappi e si affida sempre a Neuville (primo nella generale individuale con 3 lunghezze di vantaggio su Evans) e a Ott Tänak, l'estone che prova a bissare il suo titolo iridato ottenuto nel 2019. Anche la britannica M-Sport, con la Ford Puma ibrida (tecnologia condivisa da tutte le vetture della classe regina), porta tre auto nel Continente Nero. Oltre al francese Adrien Fourmaux e al belga con licenza lussemburghese Grégoire Munster, rientra anche il 60enne greco (ha festeggiato il compleanno a fine gennaio) Jourdan Serderidis.

Al via ci sono anche due equipaggi italiani, entrambi impegnati su una Mitsubishi Lancer Evo X: si tratta dei piloti Francesco e Riccardo Garosci, “navigati” da due protagonisti dell'ultima Dakar Classic, rispettivamente da Daniele Bottallo (terzo per il secondo anno di fila assieme a Paolo Bedeschi) e Rudy Briani (secondo con Lorenzo Traglio quest'anno). La prima speciale (poco meno di 5.000 metri) è in programma giovedì alle 12 italiane. Poi, da venerdì, si fa sul serio con 6 cronometrate (127 km circa). Altre sei prove contro il tempo sono in calendario sabato (quasi 161 km) e domenica si chiude con le ultime 6: poco meno di 75 km per un totale vicino ai 368. Inclusi i trasferimenti saranno quasi 1.310, praticamente tutti sullo sterrato. Un fine settimana durissimo: per gli equipaggi, i meccanici e le macchine.

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Martedì 26 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 14:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA