Wrc, le mani di Neuville (Hyundai) sul mondiale rally. L'impiego part time di Rovanperä e Ogier (Toyota) ha facilitato l'impresa
Rally Cile, Toyota vince ancora con Rovanperä. Sul podio Evans e Tänak. Neuville (Hyundai) sempre leader in classifica
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Per la seconda volta in pochi anni Sébastien Ogier non ha vinto il Rally Italia Sardegna per una questione di decimi. Nel 2018 aveva perso per 7 decimi la sfida con Thierry Neuville e oggi è stato costretto alla resa per due soli decimi nella sfida con Ott Tänak. Come il belga, anche l'estone ha superato il francese nel Power Stage. Ogier, che era partito domenica mattina con oltre 17'' di vantaggio, è stato piuttosto prudente, ma nel finale è stato penalizzato da una foratura che gli ha fatto perdere 6,4'' dall'estone, troppi per poter vincere.
La scuderia Hyundai ha chiuso la trasferta sull'isola dei Quattro Mori con la terza affermazione stagionale in sei gare: gli altri successi sono andati al Toyota Gazoo Racing, che fino all'ultimo dei 226 chilometri aveva accarezzato l'idea di conquistare la quarta vittoria del 2024 nel mondiale di Rally che proseguirà tra il 27 e il 30 giugno in Polonia. Per Tänak si tratta del ventesimo sigillo nel Wrc: la sua collezione di affermazioni era cominciata proprio in Sardegna nel 2017. L'estone non vinceva dalla fine dello scorso settembre.
Con la Toyota Gr Yaris Ogier ha allungato comunque la sua serie positiva: due primi e due secondi posti in quattro apparizione quest'anno: «Ho bucato, non c'era molto che potevo fare – ha commentato, sempre con grande stile – Credo che avremmo meritato più di questo fine settimana, ma è la vita. Almeno anche Ott ha disputato una grande gara». Su podio, seppur a quasi due minuti e mezzo dal vincitore, è salito di nuovo anche lo spagnolo Dani Sordo con la seconda Hyundai i20 N della classe regina. Staccato di 12'', Elfyn Evans (Gr Yaris) è rimasto ai piedi del podio: il britannico è uno dei contendenti per il titolo iridato. Grégoire Munster ha conquistato il suo miglior piazzamento nel Wrc: quinto con la Ford Puma della M-Sport, ma con un ritardo pesantissimo (4:05.1 da Evans). La Top 10 è stata completata da piloti del Wrc2: sesto e primo nella categoria il finnico Sami Pajari con la Toyota Gr Yaris non plug-in, seguito da Yohan Rossel (Citroen C3), Jan Solans (Toyota Gr Yaris), Martin Prokop (Skoda Fabia) e Kajetan Kajetanowicz (Skoda Fabia).
Quattordicesimo il primo equipaggio italiano: Roberto Daprà e Luca Guglielmetti con la Skoda Fabia. Gli altri piloti della classe regina si sono classificati 15° (Adrien Fourmaux con la Ford Puma, che ha mosso la classifica con 3 punti, 74), 31° (Takamoto Katsuta con la Toyota Gr Yaris) e 34° (Thierry Neuville con la Hyundai i20 N). Il belga, uscito di strada sabato, ha salvato il fine settimana con i 7 punti riservati al migliore di domenica e i 5 destinati al vincitore del Power Stage: Neuville è rimasto al comando del mondiale (122). Poi Tänak che ha raggiunto Evans a quota 104 e Ogier (92). Malgrado due auto sul podio, la Hyundai non è riuscita a guadagnare terreno sulla Toyota: 269 punti contro 256. Terza la Ford M-Sport con 131.