Ferrari, Vigna: «Cina importante ma per noi non e' motore crescita. Calo vendite primo trimestre nel Paese è stato pianificato»
Ferrari: +19% a 352 mln l'utile netto nel primo trimestre, +10,9% a 1,585 mld ricavi. Consegne stabili a 3.560 unità
Ferrari punta sugli aggiornamenti per vincere ad Imola sulla pista di casa. Red Bull più lenta della McLaren a Miami
SCARPERIA - «La Formula 1 fa parte della storia della Ferrari e ho tutte le intenzioni di proteggerne il suo coinvolgimento, ma non lo si può fare a qualsiasi costo e solo per ragioni commerciali. Se facciamo le cose per bene sono disposto a parlare di tutto, ma se la facciamo diventare una cavolata con interessi solo commerciali non mi interessa per niente».
Così il presidente del Cavallino Rampante, Sergio Marchionne, che oggi è intervenuto alle “Finali Mondiali Ferrari” in svolgimento all’autodromo del Mugello, ha commentato l’idea di voler stravolgere i weekend di gara racchiudendo tutta l’attività agonistica al sabato e domenica e permettendo solo in alcuni circuiti del mondiale di svolgere prove libere al lunedì.(«Uno dei motivi principali per cui sono andato ad Austin la scorsa settimana - ha proseguito Marchionne - è stato per incontrare quelli di Liberty - i gestori dei diritti della classe regina - ai quali ho confermato di concordare con loro sull’intenzione di ridurre i costi nella gestione della Formula 1.
La cosa più importante, e l’ho detto anche a Ross Brown che ha una lunghissima storia in F1 e in Ferrari, è che snaturare la Formula 1 per ragioni commerciali è sbagliato. Se tutto questo non verrà rispettato, e non vuole essere una minaccia, l’interesse della Ferrari a rimanere nel circus andrà a diminuire. C’è un aspetto molto nobile nella F1 che è quello che è uno sport diverso dagli altri non lo possiamo commercializzare. Se verrà fatto questo - ha concluso il presidente - noi ce ne andiamo, non ci interessa».
ACCEDI AL Il Gazzettino.it
oppure usa i dati del tuo account