Lamborghini SC63 LMDh

24 Ore di Le Mans: Lamborghini SC63 LMDh la miglior debuttante tra le Hypercar

di Michele Montesano
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LE MANS – Non solo Ferrari, la 92ª edizione della 24 Ore di Le Mans ha visto al via anche un’altra Casa automobilistica italiana molto blasonata. Stiamo parlando di Lamborghini che ha affrontato per la prima volta il circuit de la Sarthe con le sue due SC63 LMDh. L’obiettivo minimo per il marchio di Sant’Agata Bolognese era quello di ottenere il massimo dalla maratona francese.

Missione centrata da parte di Lamborghini che si era prefissata di tagliare il traguardo tra le prime dieci Hypercar. Una gara che è stata solamente la punta dell’iceberg di una settimana vissuta intensamente. Infatti Lamborghini e Iron Lynx, la squadra che fa correre le LMDh e le GT3 nel FIA WEC e in IMSA, si è presentata al via con due telai nuovi di zecca. Per la SC63 LMDh numero 19 di Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Romain Grosjean si è optato immediatamente per l’utilizzo di una nuova unità, poiché il prossimo fine settimana ci sarà la 6 Ore del Watkins Glen valida per l’IMSA.

Per quanto riguarda la vettura di Mirko Bortolotti, Edoardo Mortara e Daniil Kvyat la sostituzione del telaio si è resa necessaria al seguito di vibrazioni anomale riscontrate nel test day di domenica. I meccanici hanno quindi fatto una vera corsa contro il tempo per preparare la SC63 in vista della prima sessione di prove libere. Per la prima volta con due LMDh contemporaneamente in pista, ricordiamo che Lamborghini quest’anno schiera una vettura nel WEC e una in IMSA, si è quindi cercato di diversificare il lavoro per poi convergere deliberando l’assetto definitivo in vista della gara.

Dopo aver conquistato il settimo posto al debutto assoluto nella massacrante 12 Ore di Sebring, l’obiettivo prioritario era quello di arrivare in fondo anche nella 24 ore di Le Mans. Oltre l’affidabilità, fin dal via entrambe le SC63 LMDh hanno messo in mostra un buon passo gara iniziando una bella rimonta istallandosi a ridosso della top 10. Le Lamborghini si sono rivelate decisamente competitive con le mescole medie riuscendo a completare diversi stint consecutivi.

Anche con l’arrivo del primo scroscio di pioggia, il muretto box dell’Iron Lynx ha preferito proseguire con le slick. Scelta che si è rivelata vincente vista la poca entità della precipitazione. A permettere tutto questo è stata anche l’esperienza dei piloti nel saper affrontare le mutevoli condizioni della pista. Entrambi gli equipaggi, a differenza dei diretti rivali di BMW e Peugeot, hanno commesso solamente due piccole sbavature nell’arco delle 24 ore, con Cairoli e Kvyat autori di innocui fuoripista a gomme fredde.

Fuori gioco entrambe le Alpine A424 LMDh per problemi meccanici, Lamborghini si è avvicinata ulteriormente alla zona punti. Dal tramonto la pioggia è diventata sempre più insistente, tanto da costringere la direzione gara a una lunga neutralizzazione che ha, di fatto, interrotto l’azione in pista fino al mattino. È stata proprio in questa fase che gli uomini di Lamborghini e Iron Lynx hanno intuito l’opportunità di poter battere entrambe le Peugeot.

Sfruttando una vettura più bilanciata e meno aggressiva sugli pneumatici, il terzetto Bortolotti-Kvyat-Mortara ha effettuato solamente 25 soste sorpassando le Peugeot, che si sono fermate rispettivamente 31 e 29 volte, tagliando il traguardo in decima posizione. Non solo, la regolarità e la velocità ha permesso alla Lamborghini numero 63 di poter completare 309 giri, solamente due in meno rispetto la Ferrari dei vincitori Fuoco-Molina-Nielsen. La conferma è arrivata anche dall’equipaggio Caldarelli-Cairoli-Grosjean che ha chiuso al tredicesimo posto a parità di tornate percorse. Appurata l’affidabilità, ora in Lamborghini possono iniziare a lavorare sulla prestazione della SC63 LMDh.

Al tendine della 24 Ore di Le Mans Bortolotti si è detto estremamente soddisfatto: «Abbiamo lavorato duro in questi ultimi mesi, siamo riusciti a concludere la gara con entrambe le auto al debutto e a conquistare la top 10. Dobbiamo essere felici di quanto abbiamo fatto, sappiamo che possiamo ancora migliorare, ma ora godiamoci questo fantastico risultato e concentriamo sui prossimi passi da fare».

Della stessa idea anche Kvyat: «È davvero un risultato straordinario per noi, una grande ricompensa per tutto il duro lavoro che la squadra ha svolto dall’inizio della stagione. I prossimi passi che dobbiamo compiere saranno cruciali, ma se siamo riusciti a cogliere questo risultato con la vettura che abbiamo, nuova e senza aggiornamenti, dimostra quanto siamo forti e che possiamo puntare in futuro alla vittoria».

Orgoglioso dell’obiettivo raggiunto anche Mortara: «Per noi è stato un risultato molto importante quello di oggi. Prima di tutto, finire la gara è speciale, soprattutto quando affrontiamo una competizione come quella del FIA WEC, ma terminare tra i primi dici era il nostro secondo obiettivo. È stata una lunga settimana per tutti e conquistare un risultato del genere è davvero motivante».

Soddisfazione anche da parte di Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer: «Sono entusiasta del nostro debutto a Le Mans: è stata la prima volta in assoluto di Lamborghini qui alla 24 Ore ed entrambe le vetture hanno terminato la gara e, una di queste, ha addirittura raggiunto la zona punti. Inoltre, in LMGT3, abbiamo ottenuto il quinto posto con le Iron Dames, che conferisce una visibilità maggiore al nostro marchio. Congratulazioni a tutti gli uomini che hanno permesso ciò».

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Sabato 22 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 08:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA