In primo piano il Ceo del gruppo Wayne Griffiths

Gruppo Seat, è l'anno della riscossa. Il 2023 chiuso con una autentica parata di record assoluti

di Gianpiero Bottino
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L’automobile spagnola ha cambiato marcia, presentandosi all’appuntamento con un anno ricco di sfide e di promesse sulla scia di un 2023 chiuso con una autentica parata di record assoluti, tra cui un utile operativo di 625 milioni di euro (592 in più rispetto ai 33 dell’anno precedente), una redditività passata dallo 0,3 al 4,4%, e un fatturato aumentato del 31% a 14,333 miliardi di euro.

Non poteva avere conclusione migliore un anno che il Ceo del gruppo Wayne Griffiths ha definito «ricco di contrasti e di incertezze per l’industria automobilistica e per la nostra azienda, impegnata nella più grande trasformazione dei suoi 73 anni di storia».

Superate le sfide del recente passato (dal costo delle materie prima all’inflazione ai riflessi degli eventi bellici), la ritrovata stabilità della catena di approvvigionamento ha dato impulso alla produzione e alle vendite: lo scorso anno, con 230.739 consegne, il marchio Cupra in crescita del 50,9% ha confermato di essere in questo momento la vera locomotiva del gruppo, ma le 288.437 immatricolazione totalizzate da Seat indicano che anche la marca regina ha ritrovato la via della crescita con un risultato in doppia cifra: +24%.

Numeri che rappresentano un eccellente viatico per affrontare un anno, come quello da poco iniziato, ricco di problemi, ma anche di opportunità per chi punta ad avere un ruolo trainante nell’ambizione di trasformare la Spagna in un hub per la mobilità elettrica in Europa. Un’obiettivo al quale il gruppo riserva risorse importanti testimoniate dall’aumento del 44% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ora arrivati a 939 milioni di euro, cifra che offre un’idea della determinazione con cui il gruppo iberico intende procedere secondo una strategia di prodotto che prevede significative novità per entrambi i marchi.

Nel caso di Seat, per esempio, Ibiza e Arona saranno profondamente rinnovate nel 2025, mentre già nei prossimi mesi è previsto l’arrivo di una nuova versione della Leon, tecnologicamente arricchita, oltre all’aggiornamento della Ateca finalizzato ad allungarne il ciclo di vita. «E non è che l’inizio – afferma Griffiths – perché il meglio di Seat deve ancora arrivare. Stiamo infatti valutando cosa potremo offrire con questo brand al mondo della mobilità elettrica».

Ancora più impegnativo il programma di Cupra, per cui il 2024 segna l’inizio della più grande offensiva di prodotto della sua storia, ancor giovane ma davvero ricca di ambizioni e di promesse. Oltre alla prossima presentazione delle versioni aggiornate di Leon e Formentor, già quest’anno è previsto il lancio del Tavascan, primo Suv elettrico del brand accreditato di un’autonomia vicina ai 550 km, e di un altro Suv sportivo, il Terramar, che condivide la propulsione ibrida plug-in (e la fabbrica ungherese di Gyor) con la nuova generazione dell’Audi Q3. 

Nel 2025 toccherà alla Raval, piccola berlina elettrica che raccoglie l’eredità della concept Urban Rebel e si presenta con la dichiarata ambizione di riscrivere le regole della mobilità urbana a emissioni zero. Ma il progetto forse più ambizioso è destinato a concretizzarsi entro la fine del decennio. È lo sbarco negli Usa con due modelli 100% elettrici: la Fomentor e un inedito un Suv di taglia più grande che verrà prodotto in una fabbrica Volkswagen della regione Nord America che nella “geografia” di Wolfsburg comprende anche il Messico.

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Lunedì 25 Marzo 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA