Citroen cambia ritmo. Con l’avvento di C5 X, la casa francese ha lanciato la sfida alle ammiraglie

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Prima di transitare in toto verso l’elettrico, la storia di Citroen ha ancora alcuni capitoli da raccontare. Certo il marchio del Double Chevron macina numeri guardando alle compatte, ma con l’avvento lo scorso anno di C5 X, la casa francese ha lanciato la sfida alle ammiraglie. Lo ha fatto con l’originalità (nel bene e nel male) che distingue da sempre il brand. Dopotutto la vettura d’Oltralpe ha una serie di predecessori che non hanno mai seguito gli schemi. Così l’auto francese si presenta un po’ station, un po’ Suv e un po’ coupé, giocando proprio sullo status di ammiraglia. Ovviamente è l’elettrificazione plug-in a trainare la corrente a basse emissioni Citroen.

Diversa nel taglio, ma simile nel nome, la C5 Aircross. Vettura che recentemente è stata sottoposta ad un generoso retsyling. E proprio dalla più grande C5 X ha tratto ispirazione per riqualificare gli interni. Il cambiamento più evidente è il nuovo sistema di infotainment, che presenta un display da 10 pollici. È unito da prese d’aria centrali più sottili e da una console centrale totalmente rinnovata. Anche in questo caso l’elettrificazione è rappresentata dalla versione plug-in. Perché al momento sono la media ë-C4 e la citycar AMI (guidabile già da 14 anni) le uniche in rappresentanza dell’universo 100% elettrico.




