La Hyundai Ioniq 5

Hyundai, la premium coreana. La Ioniq 5 è uno dei simboli del nuovo corso dell’industria dell’auto

di Giampiero Bottino
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Ioniq 5 è la bandiera del nuovo corso Hyundai sulla strada della mobilità sostenibile. Un nome destinato a diventare familiare non solo e non tanto per le doti – pur numerose e intriganti – della vettura che lo porta, quanto perché segna la nascita di un nuovo sub-brand destinato ad accogliere un’intera gamma 100% elettrica i cui modelli si caratterizzeranno per la successione numerica. Infatti la capostipite sarà affiancata dalla Ioniq 6 – filante berlina attesa nel 2023 – e successivamente dalla 7, un Suv di dimensioni generose anticipato dal concept Seven appena presentato al Salone di Los Angeles, dove ha esibito un look emozionale e interni da lussuoso salotto su quattro ruote, con la promessa di 480 km di autonomia e di una ricarica dal 10 all’80% in 20 minuti.

Restando al presente, e cioè alla Ioniq 5 che già figura nel listino con prezzi compresi tra 44.750 e 60.250 euro (valori relativamente significativi, come per tutte le auto elettriche che possono beneficiare degli incentivi statali e locali), siamo di fronte tratta di un crossover a emissioni zero dal look gradevolmente moderno e sicuramente personale. Ottima l’abitabilità che ha tratto vantaggio sia dalle dimensioni (la vettura è lunga 4.635 mm), sia dalla libertà garantita ai designer dalla componentistica elettrica che è meno ingombrante, più leggera e meno complessa rispetto alla più familiare architettura delle vetture termiche, ottimo il comportamento su strada dove ha esibito un assetto sempre equilibrato e una notevole brillantezza con entrambe le varianti propulsive disponibili.

Ioniq 5 offre infatti due “taglie” della batteria – 58 e 72,6 kWh, quest’ultima che può alimentare anche una doppia motorizzazione con trazione integrale – e tre livelli di potenza: 125, 160 e 225 kW, equivalenti rispettivamente a 170, 217 e 305 cv che testimoniano di prestazioni capaci di soddisfare anche guidatori particolarmente esigenti. Il tutto condito da soluzioni interessanti e proiettate al futuro come la compatibilità con i sistemi di ricarica a 400 e 800 Volt che, laddove disponibili, garantiscono tempi di “rifornimento” più contenuti e un’autonomia che nel ciclo medio combinato Wltp arriva fino a 384 km con la batteria più “piccola” e a 481 con quella da 72,6 kWh, che peraltro scendono a 430 km nel caso della versione a quattro ruote motrici.


La nascita della nuova famiglia “alla spina” non fa che confermare la decisione con cui Hyundai affronta la sfida della sostenibilità senza nascondere ambizioni di leadership sostenute da fatti concreti. Non sono molti, infatti, i marchi che già oggi possono vantare un listino nel quale figurano ben 4 modelli a emissioni zero.
La nuova arrivata va infatti ad affiancare la capostipite Ioniq Electric con batteria da 38 kWh, 136 cv di potenza e 311 km di autonomia e la versione 100% elettrica del Suv compatto Kona con batterie da 39 e 64 kWh, 136 e 204 cv e autonomia di 305 e 484 km rispettivamente. Come se non bastasse, questo tris d’assi diventa un poker unico grazie alla presenza di Nexo, Suv da 163 cv che sfrutta l’idrogeno e le fuel cell per percorrere fino a 666 km in assoluta assenza di emissioni. Unico, ma non secondario problema, la carenza delle stazioni di rifornimento: a novembre ne risultano in attività solo sei, cinque lungo lo Stivale e una in Sicilia.

Se queste sono le punte avanzate della mobilità sostenibile secondo Hyundai, non è da meno l’impegno nel settore dell’ibrido che rappresenta forse l’elettrificazione più vicina alle esigenze – e ai portafogli – degli automobilisti. In questo campo, a parte la piccola i10, la cui anima green punta sull’alimentazione bi-fuel benzina e Gpl, ogni modello Hyundai è disponibile anche in versione ibrida, prevalentemente nella declinazione “minima” rappresentata dalla tecnologia mild-hybrid a supporto del motore termico.
Non manca comunque l’ibrido “alla spina” basato sulla collaborazione tra il motore a batteria ricaricabile e un 4 cilindri a benzina e disponibile con le versioni Phev della Ioniq “senza numero” e dei Suv Tucson e Santa Fe.

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-12-2021 09:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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