La Mazda CX-60 con il diesel nuovo da 3,3 litri sovralimentato con sei cilindri in linea

Mazda controcorrente a tutta forza: sulla CX-60 un gioiello turbodiesel a sei cilindri

di Cesare Cappa
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GIRONA - Controcorrente come tradizione, Mazda da nuova voce al motore a gasolio. Ma non cede sul fronte del downsizing, portando in auge cubature e architetture decisamente più “alla moda” una decina di anni fa. Dimostrando però che la tecnologia dei motori a combustione non è affatto giunta al termine, elaborando un nuovo 3,3 litri sovralimentato con sei cilindri in linea, capace di essere sia performante che parsimonioso. Il riferimento è tutto per il nuovo Suv di grandi dimensioni CX-60, il primo della gamma giapponese a farsi portatore (sano) dell’inedito propulsore a gasolio. Imponente nelle linee (siamo quasi a quota 4,8 metri) lo stile deciso accompagnato da un frontale piuttosto ampio sembra perfetto per assecondare la clientela d’Oltreoceano. Con queste dimensioni la battaglia è tutta o quasi verso i competitor premium che arrivano dalla Germania. Ma se qualcuno desidera ancora i motori a gasolio e non intende sborsare cifre da capogiro, il nuovo CX-60 si offre come valida alternativa, garantendo spazio e costi di gestione accessibili . A bordo la digitalizzazione passa sia dal quadro strumenti che dal display a centro plancia, entrambi da 12,3 pollici. Peccato solo che il secondo sia touch se abbinato ad Android Auto oppure Apple CarPlay (entrambi wireless).

Tornando al vero protagonista del nuovo Suv di Hiroshima, disponibile anche in formato plug-in hybrid e a breve dotato pure di 6 linea a benzina, il nuovo turbodiesel è ovviamente coadiuvato dalla presenza di un sistema mild-hybrid a 48 Volt. Di nuovo c’è anche il cambio automatico a 8 rapporti, che presenta una soluzione alternativa al classico convertitore di coppia, preferendo una frizione multi-disco. Sulla versione da 249 cavalli è abbinato esclusivamente alla trazione integrale. Mentre la variante da 200 cavalli è disponibile solo con la sola trazione posteriore. Su strada la taratura delle sospensioni evidenzia i movimenti del corpo vettura, mentre in fase di rilascio il retrotreno marca il territorio. Il sei in linea è desideroso di spingere, ma la sua corsa termina intorno ai 4.500 giri/min. Il tiro è costante, la spinta progressiva, ma le note ruvide sono piuttosto percettibili in abitacolo.
Una presenza che si fa sentire solo e soltanto se affondate il pedale dell’acceleratore, altrimenti il sound del 3,3 litri rientra nei limiti della normalità. Quattro gli allestimenti previsti per Mazda CX-60, già disponibile presso la rete con un prezzi a partire da 49.900 euro.

E siccome due è meglio di uno, l’avvento della nuova variante del maxi-Suv è anche l’occasione per parlare degli aggiornamenti riservati al bestseller della casa giapponese: la CX-5. Il Model Year 2023 si presenta all’appello con Apple CarPlay e Android auto in versione wireless. E proprio come sulla più grande CX-60 consentono un uso touch del display a centro plancia. La gamma motori a benzina (che ricordiamo essere aspirati) si presenta ora tutta in formato mild-hybrid a 48 Volt. Disponibile il 2 litri da 165 cavalli (anteriore o integrale) e il 2,5 litri da 194 (solo integrale) che si rifanno alle specifiche della tecnologia e-Skyactive G. Il fronte a gasolio si rifà invece ad un unico un 2,2 litri sovralimentato, Skyactive D, da 150 o 184 cavalli. I prezzi partono da 36.700 euro.

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Domenica 16 Aprile 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-04-2023 19:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA