Ferrari 12Cilindri

Ferrari, la vera Gran Turismo. L’ultima evoluzione del cuore 12 cilindri aspirato è un opera d’arte d’ingegneria: 830 cv, 340 orari

di Patrizia Licata
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Ferrari inaugura un nuovo corso legando tradizione e modernità con la Ferrari 12Cilindri, la berlinetta a due posti della Casa di Maranello che monta il leggendario motore V12 aspirato nella versione aggiornata F140HD: una potenza da 830 cv, regime massimo di 9.500 giri al minuto, velocità di 340 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi. Il 12Cilindri è la macchina “originale”, disse Enzo Ferrari, e la versione proposta oggi dal Cavallino Rampante – frutto di quattro anni di lavoro - incarna tutti i valori del costruttore: prestazioni al vertice, design sofisticato, tecnologia. L’abbiamo provata durante il primo test drive per la stampa, in Lussemburgo, e la 12Cilindri si è dimostrata la degna erede delle Ferrari Gran Turismo degli Anni ‘50 e ‘60 con le sue due attitudini complementari: elegante o sportiva, per il gentleman driver o per il ferrarista appassionato. Coupé o spider. Ma sempre solo “per pochi”.

Il motore V12 aspirato, che debuttò nel 1947 sulla prima vettura Ferrari, la sportiva da corsa 125 S, è stato aggiornato in parte grazie alle innovazioni della serie speciale 812 Competizione. L’identikit è da urlo: 830 cv a 9.250 giri/minuto, coppia massima 678 Nm a 7250 giri/minuto, l’80% della coppia massima già disponibile a 2.500 giri, potenza specifica 128 Cv/l. Per raggiungere gli alti regimi di rotazione sono stati ridotti peso e inerzia dei componenti: per esempio, le bielle sono in titanio, mentre per i pistoni è stata utilizzata una lega di alluminio L’Aspirated Torque Shaping consente di enfatizzare al massimo la linearità dell’erogazione del V12 aspirato tramite controllo elettronico. Gran parte degli interventi su questa vettura è stata volta ad ottimizzare l’erogazione di coppia. Il risultato è un motore dalla risposta continua e travolgente. Per la prima volta su un propulsore aspirato, è stata sviluppata una strategia software in grado di modificare la coppia massima disponibile in funzione della marcia inserita (cambio F1 a doppia frizione DCT e otto rapporti).

Il pilota percepisce così una spinta lineare e progressiva al crescere del rapporto di trasmissione, che esalta le emozioni di guida. Attentamente studiato è anche il sound: l’urlo dei 12 cilindri è una sinfonia, come scrisse il direttore d’orchestra Herbert von Karajan in una lettera ad Enzo Ferrari. Tutti gli elementi della linea di aspirazione e di scarico sono stati ottimizzati per garantire una perfetta integrazione e calibrazione delle alte e basse frequenze. La collocazione centrale-anteriore del motore connota quest’auto anche nelle forme, con il lungo cofango anteriore che si sviluppa su una superficie estremamente levigata, mentre l’abitacolo è spostato indietro e genera un volume dinamico, moderno, dando l’impressione di un guscio davanti e uno dietro che si uniscono.

La vettura si allontana dai linguaggi scultorei che caratterizzano modelli come la 812 Competizione e adotta un linguaggio più geometrico. Per esempio, sul frontale un’unica fascia avvolgente integra le funzioni luminose, da cui emergono come lame i DRL, mentre l’assenza di tagli sui muscoli sottolinea la massima pulizia della superficie. Sul posteriore i fanali sono incastonati all’interno di una lama che attraversa tutto il volume e, al posto di uno spoiler tradizionale, compaiono due appendici attive che, integrate al lunotto, producono un effetto dal caratteristico tema a delta. Quando supera i 60 km orari e fino a 300 km/h sul posteriore della 12Cilindri si sollevano le alette per un perfetto bilanciamento aerodinamico. L’impressione complessiva è di un oggetto molto tecnologico che dal passato si proietta nel futuro. Lo stile degli interni trae ispirazione da un’architettura di tipo dual cockpit, che mira a duplicare la sensazione di guida per il passeggero. Tre i display: quello per il guidatore, quello per il passeggero e – novità - quello al centro da 12 pollici, ben integrato nel cruscotto e che “sparisce” se non in uso. Gli arredi possono avere un allestimento sportivo o elegante. Il tetto in fibra di carbonio fa filtrare la luce e permette di godere del percorso. 

Gli ingegneri di Maranello hanno lavorato anche per ridurre le emissioni e i consumi. Il nuovo impianto di scarico, sviluppato per omologare la vettura alle normative più recenti sulle emissioni come EU6E, China 6b e Bin 50, ha un catalizzatore ceramico affiancato al filtro antiparticolato, la tecnologia più avanzata disponibile per l’abbattimento delle emissioni. La Ferrari 12Cilindri è equipaggiabile con gli pneumatici Michelin Pilot Sport S5 e Goodyear Eagle F1Supersport, entrambi sviluppati in una misura nuova per la Casa di Maranello: 275/35ZR21 per l’anteriore e 315/35ZR21 al posteriore. In particolare, gli pneumatici Goodyear sono stati co-sviluppati presso l’Innovation center Colmar-Berg in Lussemburgo, proprio dove si sono tenuti i primi test drive della 12Cilindri, a suggellare il ritorno di Goodyear tra i partner Ferrari.

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Mercoledì 9 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA