Volvo, Uber, Ayvens e altre 47 aziende: “Target 2035 emissioni auto non va rinegoziato”
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XC90 e EX90 svelate al Volvo Studio di Milano. Qualità costruttiva, elegante spaziosità e ricchezza tecnologica i tratti comuni
Volvo e NVIDIA allargheranno la loro collaborazione per i cosiddetti veicoli definiti da software (SDV o Software Defined Vehicles) grazie all’utilizzo per le vetture di prossima generazione del nuovo processore Thor che assicura un potenza di calcolo 4 volte quella dell’attuale Orin e con un consumo 7 volte inferiore.
L’annuncio è stato dato dalla stessa casa svedese in occasione del recente Volvo Capital Markets Day proprio mentre è in fase di lancio la EX90, il grande suv elettrico che può essere considerato il primo SDV del costruttore di Goteborg grazie all’architettura elettronica centralizzata e integrata che, con sole tre centraline ad alta potenza, regola tutte le funzioni di infotainment, comfort e sicurezza della vettura.
La piattaforma NVIDIA Drive in particolare presiede alla sicurezza con l’ausilio di numerosi sensori tra cui anche un LIDAR e che può contrare su un processore Orin dotato di un potenza di calcolo di 250mila miliardi di operazioni al secondo (TOPS o Tera Operations Per Second) affiancato da una centralina tandem di ugual potenza. Una tale potenza di calcolo, grazie agli aggiornamenti over-the-air, è potenzialmente capace di fornire una guida autonoma di Livello 4.
In Volvo tuttavia non si attengono alla ormai famosa classificazione SAE su livelli di guida autonoma, ma parlano di “supervised driving” o “unsupervised driving” ovvero di guida sorvegliata o non sorvegliata, dunque senza mani. Il cuore di tutto, a livello soprattutto di software, è l’intelligenza artificiale che è capace non solo di gestire una enorme di dati non omogenei fondendoli e interpretandoli, ma anche di evolversi nella propria capacità di comprensione delle situazioni di pericolo.
Volvo inoltre si avvale dell’architettura GPU NVIDIA Blackwell per lo sviluppo dei propri sistemi di assistenza alla guida e per tutte quelle funzioni destinate a migliorare l’esperienza di utilizzo proprio grazie all’Intelligenza Artificiale. Il nuovo processore Thor potrà arrivare a 1.000 TOPS diminuendo di ben 7 volte permettendo dunque alle future Volvo di essere non solo più sicure, ma anche più efficienti con autonomie maggiori a parità di batteria.
Grazie inoltre alla connettività, la vettura potrà contare non solo sui dati e sulla capacità di calcolo installata a bordo, ma anche quella disponibile sul cloud. Anche in questo caso, saranno la sicurezza, il comfort e l’esperienza di utilizzo a beneficiare di questa evoluzione che sta già cambiando il modo di progettare, costruire e vivere l’automobile. Per questo Volvo ritiene che, se per l’hardware sia necessario avere un partner come NVIDIA, il software sia un asset strategico che continuerà a sviluppare da sola.