Alfa Romeo 33 Stradale: un libro che racconta la rinascita di un mito

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MILANO – Ci sono automobili che travalicano la loro natura meccanica per diventare opere d’arte. Tra queste, la 33 Stradale del 1967 occupa un posto speciale: disegnata da Franco Scaglione, prodotta in appena diciotto esemplari, è considerata da molti una delle auto più belle mai costruite. Un capolavoro capace di unire il mondo delle corse con il fascino di una fuoriserie. Oggi, a oltre cinquant’anni di distanza, quel sogno torna a vivere nella nuova Alfa Romeo 33 Stradale, un progetto few-off in 33 unità che il marchio di Arese ha deciso di raccontare non solo con linee scolpite nel metallo e con prestazioni da supercar, ma anche con un libro di grande pregio edito da Rizzoli.
Il volume, presentato ufficialmente a Villa Sucota, sulle rive del Lago di Como durante il Fuori Concorso 2025, è molto più di un coffee table book. È una narrazione corale che restituisce le emozioni e la passione di chi ha contribuito a riportare in vita una leggenda. Curato direttamente dal team Alfa Romeo, è stato realizzato con la stessa attenzione artigianale che ha guidato la nascita della vettura: dalla scelta delle immagini, molte delle quali inedite, fino alla carta e all’impaginazione, tutto trasmette il desiderio di offrire un’esperienza sensoriale all’altezza della nuova 33 Stradale.

Il racconto si apre con le parole di Santo Ficili, CEO Alfa Romeo, che sottolinea come solo una «cultura dell’automobile profonda e radicata» possa rendere possibile una sfida simile. Ficili ricorda l’emozione di ascoltare il canto del prototipo “00” in pista e il privilegio di vedere, a dicembre 2024, il primo dei trentatré esemplari raggiungere il cliente. Per lui, la nuova 33 Stradale è la dimostrazione reale che una vettura immaginata e costruita con amore può ancora emozionare e diventare un manifesto di ciò che Alfa Romeo rappresenta.
Accanto a Ficili, il libro raccoglie le testimonianze di chi ha avuto un ruolo chiave nel progetto. Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato di Alfa Romeo dal 2021 al 2024, racconta con intensità il momento in cui, visitando il Museo di Arese, rimase colpito dalla 33 Stradale del 1967. Per lui, quell’auto era l’essenza stessa del marchio: sportività e innovazione. Fu in quel momento che prese corpo l’idea di riproporne una versione moderna. Imparato ricorda il coraggio necessario per proporre a Carlos Tavares, l’allora CEO di Stellantis, un progetto tanto ambizioso. «Sei matto, ma ti ascolto» fu la prima reazione, seguita dalla condizione che l’auto sarebbe stata costruita solo se i 33 esemplari fossero stati venduti in anticipo. E così fu: già al Gran Premio di Monza 2022, quando ancora esistevano solo disegni e rendering, vennero firmati i primi contratti.

Il libro non può che narrare anche della 33 Stradale storica, grazie al contributo di Lorenzo Ardizio curatore del Museo Alfa Romeo. Ardizio rievoca la nascita del progetto negli anni Sessanta, con l’ingegnere Carlo Chiti e il designer Franco Scaglione, la sfida delle competizioni e le difficoltà tecniche di un’auto concepita senza compromessi. Racconta come la 33 Stradale sia stata non solo una fuoriserie di rara bellezza, ma anche il punto di contatto tra le corse e la strada, un simbolo capace di ispirare intere generazioni di designer e appassionati. Le sue linee, fluide e sensuali, furono il preludio di concept rivoluzionari come la Carabo di Bertone o la Iguana di Giugiaro, nati proprio sui telai avanzati della Stradale.
Se la parte storica riporta alle origini di un mito, le testimonianze contemporanee di figure come Cristiano Fiorio, responsabile del Progetto 33 Stradale, aggiungono la dimensione umana e personale della rinascita. Fiorio descrive l’emozione di ricevere la chiamata di Imparato nell’estate del 2021: un progetto segreto, da creare dal nulla, che avrebbe riportato Alfa Romeo nel mondo delle fuoriserie. Le sue parole trasmettono la passione di chi è cresciuto tra officine e motori e ha visto in questa sfida l’occasione di trasformare un sogno in realtà. «Voglio dare un boost al brand» gli disse Imparato, e la nuova 33 Stradale divenne subito la scelta naturale.

Il libro non dimentica di sottolineare la dimensione artigianale e sartoriale del progetto. Ogni esemplare della nuova 33 Stradale è stato infatti configurato insieme al cliente, in un processo tailor made che ha coinvolto anche la Carrozzeria Touring Superleggera, custode di un sapere antico che si intreccia con le tecnologie più moderne. Non si tratta solo di produrre un’auto, ma di costruire un pezzo unico, plasmato dai desideri di chi lo guiderà.
La nuova 33 Stradale rappresenta il manifesto di Alfa Romeo. Le sue linee richiamano la sensualità della versione del 1967, ma al tempo stesso introducono codici stilistici che anticipano il linguaggio delle future vetture del Biscione. Sotto la carrozzeria, si cela l’anima di un’auto capace di esprimere la potenza del V6 biturbo da oltre 600 Cv. Con una velocità massima di 333 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi, la 33 Stradale dimostra come la bellezza possa andare di pari passo con la tecnologia più avanzata.

Il libro, edito da Rizzoli, accompagna il lettore in questo viaggio con immagini esclusive e testi che intrecciano memoria storica e prospettiva contemporanea. Disponibile a livello globale in italiano e inglese al prezzo di 85 Euro, si presenta come un oggetto prezioso, da collezionare e da vivere proprio come la vettura che racconta. Per i trentatré fortunati proprietari della nuova 33 Stradale è prevista un’edizione speciale, custodita in un cofanetto personalizzato, ulteriore conferma della filosofia “tailor made” che ha ispirato l’intero progetto.




