la nuova ammiraglia GT75

Pardo Yacht, debutta a Cannes la nuova ammiraglia GT75. Cambio al vertice: Marcello Veronesi è il nuovo ceo

di Sergio Troise
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Novità importanti in casa Pardo. Una riguarda il prodotto, ovvero l’arrivo del GT75, yacht di quasi 23 metri (per la precisione 22,85, per un baglio massimo di 5,99) che va occupare il ruolo di nuova ammiraglia della gamma prodotta a Forlì; l’altra gli assetti societari, mutati nell’immediata vigilia del Salone di Cannes, con le dimissioni di Fabio Planamente da amministratore delegato, sostituito nel ruolo da Marcello Veronesi, già chief strategy officer del cantiere. Un avvicendamento – viene assicurato - che non comporterà rivoluzioni nell’azienda che nel 2018 ha introdotto, con successo, le imbarcazioni a motore dopo anni di esclusiva produzione di barche a vela.

In una nota ufficiale si legge che la decisione di Planamente si deve a “una scelta di carattere personale e giunge nel momento in cui, grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Oniverse, Cantiere del Pardo può contare su nuove importanti risorse manageriali in grado di garantire la continuità delle operazioni”. Viene precisato, tra l’altro, che l’ex numero uno rimane socio e membro del consiglio di amministrazione della società, con la disponibilità a supportare con la propria esperienza il nuovo amministratore delegato e l’azienda in cui ha operato per oltre vent’anni assieme a Gigi Servidati, che pure rimane al suo posto di presidente.

Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto è fuor di dubbio che Pardo ha conquistato la scena dello Yachting Festival di Cannes con la presentazione in anteprima mondiale del nuovo GT75, imbarcazione di forte personalità, che promette ottime prestazioni, comfort superiore e una varietà di allestimenti che consente di configurare la barca in vari modi: le opzioni prevedono due, tre o quattro cabine, per un massimo di 10 posti letto, inclusa una cabina armatoriale a tutto baglio, oltre a un alloggio a due posti per l’equipaggio. “Tutti gli spazi – tengono a dire in casa Pardo – sono stati progettati con cura con la collaborazione di Zuccheri (per gli esterni) e Nauta Design (per gli interni) e sono paragonabili a quelli di yacht di maggiori dimensioni”.

La configurazione è quella di un walkaround di forte personalità, con grandi camminamenti laterali, in grado di regalare spazi comodi e vivibili all’aperto, con terrazze laterali, beach area di poppa e transformer elettrico multifunzionale che dovrebbero assicurare una connessione ineguagliabile con il mare.

La motorizzazione standard è affidata a tre Volvo IPS 1050 da 800 cv, ma è possibile motorizzare la barca anche con la versione da 1.050 cv dei Volvo Penta IPS, ottenendo prestazioni ancora migliori. Ciò detto, vale la pena sottolineare che i progettisti hanno puntato anche su altri valori, non trascurabili. Come l’autonomia. Basti dire, in proposito, che la capacità dei serbatoi di carburante è di 4.300 litri e il serbatoio dell’acqua supera i 1.000 litri (1.100). Quanto basta per lunghe e placide navigazioni. Ma non è tutto: il progetto prevede che la barca sia predisposta anche per una motorizzazione ibrida, rispettosa dell’ambiente, che potrebbe arrivare nel corso del 2025.

Ma al di là dell’autonomia e della possibilità di navigare a lungo senza pensieri, il nuovo Pardo si segnala anche per la capacità di muoversi agevolmente nei porti e nelle baie più affollate, grazie a una facilità di manovra inusuale per imbarcazioni di oltre 20 metri. Erano chiare, del resto, le richieste del cantiere a Edoardo Zuccheri, che si è occupato del progetto con il suo studio di design: si doveva sì costruire il Pardo più grande di sempre, ma rimanendo fedeli agli elementi chiave che hanno distinto i “fratelli minori” della gamma, ovvero creando una barca facile da maneggiare, una “villa sul mare” aperta a tutti.

Ebbene, il primo elemento qualificante di questa filosofia progettuale sta sicuramente nella plancia centrale rialzata che assicura eccellente visibilità, ma anche nello stabilizzatore giroscopico, nell’elica di prua e nel secondo joystick in pozzetto, che facilita l’ormeggio e altre manovre che richiedono precisione.

“Grande, comoda e facile da usare. Questo è il nuovo Pardo GT75” teine a dire il presidente Servidati. E aggiunge: “È una vera villa di lusso sul mare, progettata per offrire un’esperienza unica, capace di rappresentare al meglio ciò che siamo in grado di realizzare. Solo vivendo il Pardo GT75 di persona si può comprendere appieno il suo immenso potenziale!”

Grande soddisfazione ha manifestato anche il responsabile del design Edoardo Zuccheri. “Dopo un lungo e complesso processo di progettazione possiamo dire di essere più che soddisfatti del risultato finale: prestazioni, tenuta di mare, design e ingegneria sono veramente all’altezza di un’ammiraglia”.

Ha funzionato alla perfezione anche l’intesa con Nauta, che ha curato gli interni, valorizzando al massimo le lavorazioni artigianali, la funzionalità e la qualità degli spazi sottocoperta. “Sul Pardo GT75 – ha tenuto a dire Massimo Gino, che di Nauta Design è uno dei fondatori - abbiamo tradotto l’esperienza di vita sul mare in uno yacht di lusso. E questa visione – ha aggiunto – è stata integranda creando più spazi all’aperto, tra cui una beach area di poppa con lettini prendisole e aree pranzo, consentendo agli ospiti di godersi ogni zona nei diversi momenti della giornata. Inoltre il layout flessibile offre fino a quattro cabine garantendo comfort e privacy”.

Gli interni del nuovo yacht esaltano funzionalità ed eleganza, offrendo tra l’altro la possibilità di scegliere tra una versione con cucina sul ponte superiore e un’altra sul ponte inferiore, entrambe completamente attrezzate. La versione galley include una cucina ben equipaggiata e un divano a L con tavolo da pranzo per 8 persone, facilitando così l’interazione diretta con l’area pranzo esterna del pozzetto; la “galley down” trasforma invece il ponte principale in un’ampia zona giorno con comodi divani, arricchita da un tetto semi aperto, finestre laterali e una porta scorrevole a poppa, che regala una vista continua sul mare.

Il layout del ponte inferiore offre varie configurazioni per la zona notte, con accesso alla cabina armatoriale tramite una scala interna. Le opzioni, come detto, prevedono due, tre o quattro cabine, per un massimo di 10 posti letto, inclusa una cabina armatoriale a tutto baglio oltre a una cabina doppia per l’equipaggio. Il layout standard prevede comunque tre cabine e tre bagni, con spazi progettati con cura, paragonabili a quelli di yacht di maggiori dimensioni.

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Venerdì 13 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA