l Cranchi T36 Crossover

Azimut guida la flotta dei big. In prima fila anche Cranchi. Fiart Mare presenta il progetto Cetera Yacht

di Sergio Troise
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NAPOLI - Se è vero che il Nauticsud è un Salone dedicato prevalentemente a gommoni e fuoribordo, è anche vero che non mancano mai, nel salone napoletano, proposte di imbarcazioni appartenenti a una fascia di mercato superiore, dunque più grandi, più comode, più lussuose e più prestazionali. Provengono in genere da cantieri del territorio e dal vicino Lazio. Ma non solo, come dimostra la presenza, per il secondo anno consecutivo, del colosso Azimut (tramite il distributore Danimar), o anche di Cranchi, Rio Yacht, Bavaria, che del Nauticsud sono veri e propri habitué.

Azimut superstar. La punta di diamante di questa fascia di mercato esclusiva è sicuramente Azimut, che è presente per il terzo anno consecutivo al Salone partenopeo: lo stand allestito dal distributore Danimar occupa un’area di circa 1000 metri quadri, dove vengono messe in mostra tre imbarcazioni di assoluto prestigio: l’Azimut S6, il Magellano 53 e l’Atlantis 51.

I tre gioielli. Il primo appartiene alla famiglia degli yacht-coupé sportivi, costruiti facendo ricorso a materiali hi-tech come il carbonio. Caratterizzato da uno stile vicino a quello del “fratello maggiore” S7 (celebrato come autentica icona dello yacht design) è motorizzato con tripla propulsione Volvo Penta IPS 700 (550 cavalli). Meno recente, e con vocazione totalmente diversa è il Magellano 53 (17 metri circa), che appartiene invece alla linea Long Range di Azimut, mirata alle navigazioni dislocanti e all’esaltazione del comfort (la carena Dual Mode in qualche modo adegua il movimento della barca alle condizioni del mare). Atlantis 51 è infine la barca che da un paio d’anni ha dato il via a una nuova generazione di open puri firmati Azimut.

Il Crossover del mare. Grazie alla concessionaria Nautica Sud della famiglia Celotto partecipa alla 46ma edizione del Nauticsud anche Cranchi, altro nome storico della nautica italiana, che per l’occasione mette in mostra i noti best seller M44 HT e Z35, ma, soprattutto, il recentissimo T36 Crossover, innovativa imbarcazione concepita e prodotta a Piantedo (Sondrio) premiata lo scorso gennaio al Boot di Dusseldorf come “European Powerboat of the Year 2019” nella categoria sotto i 45 piedi (13 metri).

Con bici al seguito. Progettata con la collaborazione di Christian Grande, è una imbarcazione che spicca per il suo concept, capace di unire la razionalità di un trawler e l’emozione di uno sport-cruiser in grado di raggiungere la velocità massima di 37 nodi (con due Volvo Penta da 600 hp) e con il valore aggiunto di un’abitabilità stupefacente (può ospitare 6 persone adulte in tre cabine) in rapporto alla misura (10 metri scarsi). A sottolineare il concetto di versatilità legato alla denominazione finora utilizzata esclusivamente in campo automobilistico (Crossover) la barca viene esposta con due biciclette caricate a bordo. “Con il T36 Crossover - ha dichiarato Guido Cranchi, Ceo del cantiere – abbiamo inaugurato una nuova fase di rinnovamento della nostra gamma che proseguirà con il Settantotto, all’inizio della prossima stagione, grazie allo straordinario lavoro sul design che il nostro cantiere sta conducendo con Christian Grande.”

Conferme e abbandoni. Rio Yacht ripropone i suoi cavalli di battaglia Colorado 44, Paranà 38 e Espera 34, facendo affidamento sulla consolidata esperienza maturata in Campania, dove è presente da molti anni con una filiale che commercializza e assiste le imbarcazioni prodotte in Lombardia. Grazie al concessionario Marine System, è presente anche Bavaria, con un 40 piedi rivisitato negli interni. In questa fascia di mercato, invece, è stranamente assente Tornado, che pure ha di recente lanciato il 50S, nuova ammiraglia del cantiere che in passato ha recitato un ruolo da protagonista indiscusso del mercato nautico della Campania.

La crescita di Heron. Per il secondo anno consecutivo è invece presente Heron Yacht, realtà emergente del Made in Lazio, che si presenta al Nauticsud con una versione aggiornata dell’Heron 56, lo yacht di 17 metri che ha fatto della carena e della forma particolare della prua (affilata come una lama) i suoi punti di forza. Ora l’”Airone” è disponibile sia in versione open sia con un T-top rigido (esposto) e con una serie di proposte mirate alla personalizzazione: obiettivo del cantiere è infatti realizzare non una linea standard ma yachts con varie combinazioni di lay-out e propulsioni su misura del cliente. Se non bastasse il cantiere di Fiumicino coglie l’occasione del Nauticsud per mostrare i disegni del nuovo progetto Heron 38 sviluppato con la medesima impronta di design e le stesse linee di carena. Sarà disponibile in versione Walkaround o Day Cruiser, entrambe con possibilità di motorizzazione entrofuoribordo (2xVolvo Penta D6 400 hp) o fuoribordo (2x350 hp).

Fiart da record. Tra i “padroni di casa”, inutile dire che il ruolo di super star è affidato a Fiart Mare, che non ha mancato una sola edizione in 46 anni di Nauticsud. E per l’occasione il cantiere fondato dal cavaliere Ruggiero Di Luggo (il pioniere della nautica che negli anni 60 lanciò per primo l’uso della vetroresina) ha deciso di fare le cose in grande: un doppio stand, dunque, dove vengono esposti il 52 e il 47, affiancati dalle versioni recentemente sottoposte a restyling del 34 e del 47.

La nuova iniziativa. Una fetta dello spazio espositivo Fiart è dedicata a Cetera Yacht, il nuovo brand nato dall’accordo con tre guru del settore che rispondono ai nomi di Salvatore Serio (presidente di JJL, precedentemente azionista di maggioranza del gruppo Dufour); Paolo Francia, un passato alla direzione di cantieri come Riva e Wally e oggi titolare di CorseT (società specializzata nella produzione di prototipi per l’industria nautica) e Francesco Guida, designer e ingegnere navale napoletano, recentemente cimentatosi ai massimi livelli anche con il gruppo Azimut-Benetti.

Il progetto svelato. Dopo l’anteprima a Dusseldorf, il progetto Cetera viene presentato per la prima volta anche in Italia, mostrando al pubblico i disegni di una imbarcazione di 62 piedi (circa 19 metri) con baglio massimo di 5,5, caratterizzata da forme inedite, rivoluzionarie, ispirate a quelle di una villa, che si propone di rappresentare un’alternativa alle tradizionali categorie (Open, Hard-Top, Fly, Explorer, Trawler). “Siamo al lavoro con straordinario entusiasmo” dice Ernesto de Bartolomeis, direttore generale di Fiart Mare e coordinatore del progetto e faremo di tutto per varare la nuova barca entro l’estate ed esporla a Cannes, a settembre”.

L’export di Gagliotta. Tra i grandi nomi della tradizione nautica campana non manca Gagliotta, che pur non esponendo novità di prodotto occupa un piccolo stand con il 44 Fisherman, fratello maggiore del celeberrimo Gagliardo 37, di cui conserva gli stilemi accentuandone la versatilità. “E’ una imbarcazione destinata a un cliente straniero e finirà in Slovenia” informa il numero 1 del cantiere, Renato Martucci, che recentemente ha avuto la soddisfazione di vendere un lobster negli Stati Uniti.

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Giovedì 7 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 27-02-2019 14:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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