Il rendering dell XPD88 di Antonini Navi

Antonini Navi, collaborazione con Sculli Design e presenta il progetto dell’XPD88, yacht in acciaio full custom di 28 metri

di Sergio Troise
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LA SPEZIA - Chi s’intende di nautica conosce bene Antonini Navi, cantiere della Spezia che non gode della fama di certi colossi del Made in Italy affermati in tutto il mondo, ma può vantare un’esperienza e una capacità di operare in più settori, a cominciare dalle lavorazioni eseguite per conto terzi. E non solo. Le capacità dell’azienda ligure spaziano infatti dalla costruzione di yacht custom fino a 70 metri di lunghezza, ai servizi di refitting, di post-vendita e di ormeggio per superyacht.

Una flessibilità apprezzata da chi conosce bene il settore, come l’armatore che si è rivolto ad Antonini per la costruzione di uno yacht in acciaio di 28 metri da realizzare sulla base di un progetto elaborato con lo studio di Mauro Sculli, noto specialista dello yacht design con cui mai prima d’ora il cantiere spezzino aveva lavorato. “Ma la flessibilità e la capacità di cimentarsi su qualsiasi progetto ci consente di affrontare qualsiasi sfida” dice il Ceo dell’azienda Simone Antonini.

Nei piani c’è la creazione di un’unità dalle prestazioni di navigazione e sicurezza elevate senza trascurare lo stile e la bellezza. Realizzata interamente in acciaio, l’imbarcazione sarà un expedition yacht full custom denominato XPD88. Si svilupperà su tre ponti e sarà lunga, come detto, 28 metri, con baglio massimo di 8,5. A giudicare dai rendering diffusi dal cantiere sarà forte la connotazione stilistica. Del resto Sculli Design è uno studio specializzato proprio nella progettazione di expedition yacht di alta gamma e dagli anni ‘90 collabora con alcuni dei più importanti cantieri navali in tutto il mondo, contribuendo al varo di unità in alcuni casi caratterizzate da uno stile estremo e di spiccata personalità.

Per il momento non sono state diffuse anticipazioni dettagliate sulla carena, ma è chiaro che si tratti di una imbarcazione dislocante adatta alle lunghe e confortevoli navigazioni, pensata per vivere il mare e l’esperienza dello slow-cruising. Saranno tre le opzioni per la propulsione: oltre a quella diesel tradizionale (MAN o Caterpillar) si potrà optare infatti per una motorizzazione ibrida. “In tal modo – dicono in cantiere – si potrà promuovere la sostenibilità ambientale e allo stesso tempo apportare vantaggi economici a lungo termine”.

Nelle aree esterne si fanno apprezzare gli spazi attrezzati vicino e lontano dal mare. Quanto agli ambienti interni, studiati per offrire comfort, lusso e luminosità, presentano soluzioni tipiche di yacht più grandi, come l’ampia officina/garage di poppa, dove ai tradizionali toys acquatici e all’immancabile tender si possono sommare anche un paio di scooter utili per muoversi a terra, una volta ormeggiati in porto. Sul fronte dei servizi, si fanno apprezzare il locale lavanderia e stireria, una cella frigo adiacente alla zona cucina e locali per l’equipaggio spaziosi. I percorsi per il personale, inoltre, sono definiti e distinti per offrire massima privacy agli ospiti a bordo.

A proposito di ospiti, non è stato comunicato, per ora, il numero delle cabine e dei servizi a loro dedicati. Presumibilmente sarà flessibile, in base alle scelte dell’armatore. Questi avrà un ponte dedicato, quello superiore, circondato da vetrate che regalano luminosità e visibilità panoramica a 180 gradi.

L’annuncio di questo progetto ha portato una ventata di ottimismo nel cantiere di La Spezia, come testimoniato dalle parole di Simone Antonini. “Con l’XPD88 – ha tenuto a dire l’amministratore delegato dell’azienda spezzina - dimostriamo di possedere una formula di business vincente. La nuova barca infatti completa e concretizza l’offerta annunciata al lancio del cantiere, che prevede la produzione di full custom interamente su misura. Quest’ultima si affianca all’offerta di una linea di superyacht, di cui la piattaforma di 40 metri è attualmente in costruzione, e alla costruzione d’imbarcazioni per conto terzi, che solo pochi mesi fa ha visto la consegna di tre scafi e relative sovrastrutture in metallo. Il nuovo progetto – ha aggiunto il manager - è inoltre frutto della creatività di un designer che ci è stato introdotto dal cliente e con cui non abbiamo mai lavorato in precedenza, a testimonianza della grande flessibilità di Antonini Navi”.

In sintonia Aldo Manna, partner e direttore commerciale del cantiere: “XPD88 è un progetto ambizioso, atipico e con una forte personalità. La pluriennale esperienza maturata nella costruzione e vendita di explorer ed expedition yachts in nord Europa, mi ha permesso di contribuire fattivamente anche allo sviluppo del progetto, insieme al nostro ufficio tecnico e all’architetto Mauro Sculli. Siamo certi che l’XPD88 aprirà le porte ad un mercato nuovo per Antonini Navi, quello delle imbarcazioni da diporto in metallo che in questi anni ha visto una crescita esponenziale, soprattutto all’estero. Sono fiducioso sul progetto e mi auguro sia il primo di una lunga serie”.

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Giovedì 10 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 14-11-2022 09:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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