
WEC, Ferrari conquista la 6 Ore di Imola: storia di un successo annunciato quanto sofferto

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IMOLA – Un successo che mancava da oltre cinquant’anni quando, nel 1973, la Ferrari conquistò la vittoria della 1000 km di Monza con la 312 PB guidata da Jacky Icks e Clay Regazzoni. Dopo i successi delle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans e la tripletta nella 1812 km del Qatar, primo appuntamento stagionale del FIA WEC 2025, il Cavallino Rampante è tornato a infiammare i suoi tifosi conquistando la 6 Ore di Imola.
Un successo, quello in riva al Santerno, tanto desiderato quanto difficile da conquistare. Sebbene le Ferrari 499P abbiano dominato tutte le sessioni, dalle prove libere fino alla qualifica, la vittoria non è stata assolutamente una pratica veloce e scontata. Diverse neutralizzazioni, la minaccia della pioggia e gli avversari agguerriti hanno messo a dura prova sia i piloti che il muretto box del Cavallino Rampante.
Alla luce di tutto ciò, il successo di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, ha rappresentato molto più di una semplice vittoria: è stato un simbolo di riscatto, dopo il successo mancato dello scorso anno, oltre al tripudio che ha mandato in estasi gli oltre 65.000 tifosi giunti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per celebrare la Rossa.
Il weekend è stato fin da subito dominato dalla Ferrari, con la Hyperpole conquistata da Giovinazzi che ha dato l’abbrivio ideale a una gara gestita con grande lucidità e consapevolezza tecnica. Con Calado scattato dalla pole, la 499P ha mantenuto costantemente le posizioni di vertice, resistendo dapprima agli avversari e poi alle insidie della corsa.
Calado, autore di un primo stint perfetto, ha così dichiarato a fine gara: «È una delle vittorie più belle della mia carriera, non mi era mai capitato di salire sul gradino più alto del podio davanti ai nostri tifosi. È emozionate. Sapevamo di avere un bel passo gara e una vettura perfetta, ma non è mai scontato. Durante la riunione del mattino, per decidere le strategie di gara, abbiamo capito che sarebbe stata una lotta serrata con gli altri. È stata una gara lunga, ma avevamo la consapevolezza del potenziale della vettura e siamo stati bravi a non sbagliare nulla e ora ci godiamo assieme questo momento».
Giovinazzi, autore della pole, ha mostrato di saper essere tanto veloce quanto costante sul circuito di Imola: «È stato un fine settimana superbo, siamo stati sempre in testa grazie all’ottimo lavoro della squadra, che ha preso le decisioni giuste in una gara non semplice, dato che abbiamo avuto alcune neutralizzazioni. L'auto e i miei compagni sono stati fantastici, così come i tifosi che ringrazio tutti. Dopo la 24 Ore di Le Mans del Centenario, la 6 Ore di Imola segna il ritorno della Ferrari al successo in una gara di casa».
Il pilota pugliese ha proseguito raccontando gli attimi al volante: «Quando sono salito in macchina, Calado aveva guadagnato un buon margine. Ho mantenuto le stesse gomme che aveva lui nel primo stint andando un po' più forte rispetto agli altri. Ma la Porsche ci ha superati ad un certo punto, sfruttando una strategia differente. Nonostante ciò abbiamo mantenuto la calma e siamo tornati in prima posizione. La Virtual Safety Car ci ha permesso di effettuare il cambio pilota con Pier Guidi e la mossa di montare le gomme morbide credo sia stata ottima, anche perché in quel momento c'era l'incognita pioggia. Oggi siamo stati perfetti e le gare si vincono così».
Infine è toccato a Pier Guidi, autore dell’ultimo stint, controllare una situazione non priva di incognite, specie quando alcune gocce di pioggia hanno iniziato a comparire sui parabrezza delle vetture e il lavoro del muretto box si è rivelato fondamentale. Complice una strategia differente da parte degli avversari, la Ferrari numero 51 nell’ultima frazione di gara si è ritrovata costretta a dover recuperare per tornare in cima alla classifica. Ancora una volta, la freddezza di Pier Guidi si è rivelata l’arma vincente.
Visibilmente soddisfatto del risultato appena conquistato, Pier Guidi ha raccontato quegli attimi: «Non è stato affatto facile, nel mio stint ho dovuto cercare di gestire il carburante e l'energia, poi ho iniziato a vedere alcune gocce di pioggia e mi è venuto in mente quel che accadde lo scorso anno. C'era sicuramente pressione, ma bisognava rimanere concentrati per non ripetere gli stessi sbagli. Anche gestire il traffico non è stato semplice, ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro con la strategia, specialmente nella scelta delle gomme. Sapevamo che la mescola morbida non era perfetta su pista asciutta e soleggiata, ma c'era il rischio pioggia e quindi era la scelta più sicura e anche un po' più aggressiva. La macchina forse non era così buona in termini di guida, ma come tempi sul giro eravamo sul ritmo delle medie».
Il piemontese ha quindi proseguito: «Eravamo un po' preoccupati per il degrado degli pneumatici ma, anche potendo cambiarli solo su un lato, siamo riusciti a finire la gara. Nei primi giri, alla ripartenza, ho dovuto scaldare le gomme lentamente per cercare di arrivare alla fine e risparmiarle il più possibile. Quando la BMW è passata davanti a noi, mi hanno detto che era a corto di carburante, sapevo che nell’ultima sosta si sarebbero fermati una decina di secondi in più rispetto a noi. Mi fido dell’operato degli ingegneri, quindi dovevo solo concentrarmi sul fare bene il mio lavoro e tenere il passo. Ho continuato a spingere e siamo riusciti a vincere, non si poteva scegliere gara migliore per riuscirci!».
Il fine settimana di Imola ha confermato la solidità del progetto 499P, giunto alla sua quinta vittoria assoluta nel WEC, dopo i trionfi di Le Mans 2023 e 2024 e la recente affermazione della numero 50 in Qatar. Quest’ultima, però, ha vissuto una gara decisamente più complessa a Imola: partita dalla diciottesima posizione, è riuscita a rimontare fino alla quarta grazie agli stint brillanti di Nicklas Nielsen e Miguel Molina, ma un contatto nel finale, con Antonio Fuoco al volante, ha compromesso tutto. La foratura dello pneumatico posteriore sinistro, per via del duello con la Toyota di Sebastien Buemi, seguita da una penalità di 45 secondi, ha relegato l’equipaggio Ferrari alla quindicesima posizione.
Vero protagonista della prima frazione di gara, grazie a una rimonta forsennata, Nielsen ha raccontato quanto vissuto: «Dopo una bella prima parte di gara in cui siamo riusciti a recuperare dalla diciottesima alla quarta posizione, la corsa è stata complessa per noi, nonostante una buona strategia e un ottimo passo della vettura. Siamo stati sfortunati con la Virtual Safety Car e poi per il contatto che abbiamo subito che ci ha causato una foratura. Peccato perché arrivavamo a Imola con l’obiettivo di conquistare punti per la classifica piloti dopo la vittoria in Qatar».
Della stessa idea Molina, protagonista dello stint centrale: «Penso che oggi sia stata una gara davvero difficile per il nostro equipaggio. Nicklas ha fatto due stint fantastici al via, poi abbiamo cercato di guadagnare posizioni sfruttando la migliore strategia possibile con le gomme, ma non siamo riusciti a rimanere ai vertici della classifica. Dispiace lasciare Imola così, ma siamo solamente alla seconda gara quindi continueremo a lavorare al meglio guardando con fiducia al futuro. Faccio i complimenti ai nostri compagni che hanno ottenuto una bellissima vittoria davanti ai tifosi italiani».
Dopo essersi visto cancellare il miglior giro in qualifica, per via dei track limits, Fuoco ha provato di tutto per risalire posizioni nelle ultime frazioni di gara: «Oggi eravamo chiamati a un’impresa non semplice, e lo svolgimento della gara è stato poco lineare. Imola è un circuito molto bello ma ostico per i sorpassi, dunque la rimonta non è stata semplice. Sono convinto che avremmo potuto ambire ad una top-5, se non al podio, ma purtroppo le cose non sono andate come speravamo».
Visibilmente raggiante anche Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti, che ha così commentato il successo: «La soddisfazione è enorme per questa vittoria ottenuta in Italia con la 499P numero 51 davanti ai nostri tifosi. Dopo la tripletta in Qatar, abbiamo ribadito oggi quanto il lavoro svolto durante l’inverno sia stato utile e positivo. Qui a Imola ovviamente ci aspettavamo un risultato migliore con le altre due vetture con le quali, per differenti motivi, non siamo riusciti a concretizzare quello che avremmo desiderato».
Coletta ha quindi proseguito: «Portiamo a casa una seconda vittoria in altrettante gare di questa stagione: faccio i complimenti a tutta la squadra che ha fatto un grande lavoro come abbiamo dimostrato sabato, per esempio, sostituendo il motore della vettura numero 83 in un’ora e 45 minuti in tempo per la qualifica e ottenendo un secondo tempo in griglia. Questo è senza dubbio un bel momento per noi, ma non dobbiamo rilassarci perché siamo solo alla seconda gara del campionato e ne abbiamo di fronte altre sei, incluso l’appuntamento più importante alla 24 Ore di Le Mans».