Jean-Eric Vergne con la DS nel E-Prix indiano

Vergne (DS) vince il primo ePrix indiano davanti a Cassidy (Envision) e Da Costa (Porsche). Harakiri Jaguar: Bird centra Evans

di Mattia Eccheli
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HYDERABAD – Jean-Eric Vergne torna a vincere in Formula E quasi due anni di distanza dall'ultima volta, ossia a Roma, nell'aprile 2021, riportando anche al successo la Ds, che da quesa stagione lavora assieme alla Penske e non più alla Techeetah. La “prima volta” indiana del mondiale elettrico è stata carica di colpi di scena, a cominciare dalle libere, quando Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) era aveva distrutto la monoposto contro le protezioni, per proseguire con le qualifiche, decise quasi a tavolino dai commissari per le ripetute violazioni al Truck Limit, e finire con la gara, condizionata da un paio di significativi errori. In particolare da piloti come Sam Bird (Jaguar Tcs), che ha centrato il compagno di squadra Mitch Evans, scattato dalla pole, e Renè Rast (Neom McLaren), che ha tamponato Jake Dennis (Avalanche Andretti) protagonista fin a quel momento di una straordinaria rimonta.

Vergne, che era partito dalla prima fila, è riuscito a tagliare il traguardo praticamente senza più energia tenendosi alle spalle Nick Cassidy (Envision), che aveva la batteria ancora molto carica senza peraltro riuscire a sfruttarla. In terza posizione, grazie anche declassamento di Sébastien Buemi (Envision), Antonio Felix Da Costa, che ha così matenuto la Porsche sul podio. Il portoghese, scattato dalla tredicesima posizione, ha festeggiato alla grande il suo centesimo ePrix: non saliva sul podio dallo scorso luglio, quando aveva vinto la seconda gara di New York.

Wehrlein ha beneficiato anche dell'errore di Rast e degli interventi dei commissari (pure Stoffel Vandoorne è stato penalizzato, comunque ottavo con la seconda Ds Penske) venendo “risucchiato” fino alla quarta posizione (dodicesimo in griglia) che gli è valsa l'allungo nella generale assoluta: 80 punti contro i 62 di Dennis (sedicesimo). Sergio Sette Camara ha conquistato il quinto posto e regalato punti importanti alla Nio 333. Alle sue spalle Oliver Rowland (Mahindra), Norman Nato (Nissan). Nei 10 anche Andrè Lotterer (Avalanche Andretti), nono (era scattato dalla ventesima piazza), e Edoardo Mortara (Maserati Msg), che è riuscito ad andare a punti nonostante abbia subito un contatto all'inizio della gara che gli era costato la perdita dell'ala posteriore.

Le scuderie di “casa” - Mahindra (che fornisce le auto anche alla Abt Cupra, ancora ferma a quota zero) e Jaguar (le cui monoposto vengono impiegate anche dalla Envision), controllata dalla Tata – possono considerarsi solo parzialmente soddisfatte. Bird si è immediatamente scusato con il muretto per il proprio errore, che ha compromesso la gara sua e del compagno di squadra, mentre Mahindra ha chiuso nella Top 10 solo con uno dei propri piloti. Grazie al successo indiano, Vergne si è insediato al terzo posto della classifica a quota 31 raggiungendo Buemi. Cassidy segue i due senatori con gli stessi punti di Bird, 28. Nella classifica a squadre la Tag Heuer Porsche ha incamerato più di 20 punti (oggi 27, mai così tanti dall'inizio del campionato) per la quarta volta di fila ed è salita a 101, mentre la Avalanche Andretti è avanzata solo di due lunghezza (78). Con 59 punti, la Envision ha scavalcato la Neom McLaren, andata in bianco oggi (Jake Hughes ha centrato in solitudine le protezioni). Prossimo appuntamento, il quinto della stagione, il 25 febbraio a Città del Capo.

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Sabato 11 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 13-02-2023 17:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA