L'Audi di Di Grassi

Audi trionfa a Berlino, di Grassi vince davanti a Buemi (Nissan) e Vergne (DS Techeetah)

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Lucas di Grassi ha sempre corso davanti a Berlino. Lo ha fatto anche oggi nel sesto ePrix della capitale tedesca, il primo che ha vinto dopo essere stato due volte terzo e due volte secondo. Per il brasiliano dell'Audi Sport Abt Schaeffler è il secondo sigillo stagionale, il decimo in carriera. A Berlino aveva tagliato per il primo il traguardo anche nel 2015, ma la successiva squalifica gli tolse quel successo. Il pilota dei Quattro Anelli è partito terzo ed ha conquistato anche il punto del giro veloce portandosi a soli 6 punti da Jean Eric Vergne (Ds Techeetah) nella classifica iridata.
 

Al brasiliano sono bastati due sorpassi, netti e puliti, ai danni del poleman Sébastien Buemi (Nissan e.Dams) e di Stoffel Vandoorne (Hwa Racelab) per aggiudicarsi la gara di casa (per il suo datore di lavoro). Poi ha gestito la corsa evitando di consumare troppa energia, facendo ricorso nei momenti giusti all'attack mode obbligatorio e beneficiando in parte anche della full course yellow che gli ha consentito di non sprecare risorse. Buemi è tornato sul podio a dieci mesi di distanza dall'ultima volta, mentre Vergne ha difeso con le unghie il primato in classifica.

Per parecchi giri, infatti, il francese era dietro a di Grassi nella graduatoria virtuale. La sua rimonta (era partito nono) fino al terzo posto è stata inesorabile e senza sbavature. Per gli avversari non c'è stato niente da fare, nemmeno per Antonio Felix Da Costa (Bmw i Andretti), che ad un certo punto sembrava perfino intenzionato ad attaccare. Il portoghese si è fermato ai piedi del podio ed è anche quarto della generale.
 

 

Vandoorne è scivolato in quinta posizione ed ha confermato di aver preso confidenza con il circuito a zero emissioni. Alle sue spalle il vincitore dello scorso anno, Daniel Abt (Audi) seguito da Alexander Sims (Bmw i Andretti), Oliver Rowland (Nissan e.Dams), Sam Bird (Envision Virgin), tornato nei 10 dopo quasi tre mesi, e Pascal Wehrlein (Mahindra). Scomodando John Blushi si potrebbe affermare che«quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare». Forse il prossimo ePrix, quello di Berna, dove la Formula E fa tappa per la prima volta (la seconda in Svizzera), chiarirà se Robin Frijns (Envision Racing) e Jerome D'Ambrosio (Mahindra) possono ancora venire annoverati fra i grandi protagonisti di questa quinta stagione.

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Sabato 25 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 16:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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