Paolo Andreucci

Andreucci non resiste alla tentazione e corre con una Peugeot 208 nel CIRT

di Franco Carmignani
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ROMA - L’anno scorso dopo aver vinto per l’undicesima volta in carriera il titolo assoluto del Campionato Italiano Rally al termine di una stagione difficilissima, per Paolo Andreucci l’indiscusso re della specialità si è posto il problema cosa fare da… grande. Per l’over 50 di Castelnuovo Garfagnana Peugeot ha preparato una posizione prestigiosa: motorsport Ambassador del marchio – più o meno equivalente a quella di Stefano Accorsi per il prodotto – ed inoltre ha voluto mettere a disposizione il suo talento e l’esperienza ultratrentennale come Coach dei giovani della filiera dei trofei e dell’Academy.

Nelle prime gare dell’anno abbiamo visto “Ucci” seguire da vicino Tommaso Ciuffi, che guida una 208 R2 ufficiale, e gli iscritti al Peugeot Competition. In questi giorni è in Sicilia dove, alla vigilia della Targa Florio, tiene un corso speciale dedicato ai piloti siciliani iscritti al monomarca del Leone, per i quali Paolo, Anna Andreussi ed i tecnici Pirelli faranno una intera giornata di “lezioni” teoriche e pratiche. L’iniziativa nata per celebrare i 40 anni dei trofei Peugeot si ripeterà poi in altre regioni d’Italia con lo stesso format.

Dunque un carnet d’impegni pieno, ma…il richiamo delle corse è ancora troppo forte per il campione toscano che si sente ancora un leone. Così, anche se al di fuori dei programmi ufficiali e senza la compagna di sempre, che ha riposto davvero casco e interfono, a dettargli le note dal sedile di destra, ha deciso di riprendere il volante della amata 208 T16, che adotta una livrea giallorossa in omaggio al fornitore di pneumatici. Escluso il CIR, la scelta è caduta sul Campionato Italiano Rally Terra, fondo che è ancora stimolante anche se negli ultimi due anni lo ha fatto soffrire. Al suo fianco non c’è la sua Anna Andreussi, ma Rudy Briani, navigatore dalla grande esperienza e con forte vocazione per lo sterrato e che Paolo conosce bene.

Il bello è che nel CIRT “Ucci” ritrova l’avversario di sempre Umberto Scandola. Il pilota veronese, concluso il rapporto con la Skoda, ha organizzato un programma con una Hyundai gestito dal team di famiglia.

Al Rally dell’Adriatico gara inaugurale del campionato dei terraioli, Andreucci, ancora con un po’ di ruggine invernale da eliminare, è finito terzo, Scandola, alla scoperta della nuova vettura, quarto.

E la storia continua…

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Lunedì 13 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 19:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA