l'autodromo spagnolo Ricardo Tormo di Valencia

Alluvione a Valencia, danni infrastrutture del circuito. Bagnaia, Martin e Marquez concordi: «Meglio correre altrove»

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Lo stato della pista è ottimale, ma gli accessi e i parcheggi del circuito di Valencia dove i 17 novembre è in programma l'ultima prova del Mondiale MotoGp della stagione «sono seriamente danneggiati». E' quanto si evince dal comunicato pubblicato sul sito dell'autodromo spagnolo Ricardo Tormo di Valencia in seguito ai danni causati dall'alluvione che ha già causato oltre 60 vittime. «Il Circuito Ricardo Tormo ha iniziato i lavori di valutazione dei molteplici danni subiti a causa dell'alluvione che ha devastato l'interno della provincia di Valencia martedì 29 ottobre - si legge nella nota - sebbene dopo una prima ispezione lo stato della pista sia ottimale, la maggior parte delle infrastrutture di accesso e di parcheggio sono state seriamente danneggiate e necessitano di riparazioni urgenti in vista della celebrazione del Gran Premio Motul de la Comunitat Valenciana, l'ultima prova del campionato mondiale di motociclismo in programma il 15, il 16 e il 17 novembre. Più di 200 litri per metro quadro in meno di dodici ore e, soprattutto, la colata di fango e altri elementi del burrone della Sechera e del Barranco del Poyo, accanto al Circuito, sono stati la causa dei danni ai parcheggi e all'accesso principale alle strutture di Cheste».

«Eticamente sarebbe un errore fare il Gran Premio di Valencia». Marc Marquez non usa mezzi termini e, nel corso delle interviste per il Gran Premio della Malesia di MotoGp, non si sottrae ad una domanda sull'opportunità che si gareggi a Valencia il prossimo 17 novembre. «Logicamente, come spagnolo, sono sconvolto da queste immagini terrificanti. Siamo lontani, ma abbiamo seguito da vicino cosa sta accadendo e fa molto male vedere gente in quelle condizioni e come la Dana ha colpito Valencia. Evidentemente, la domanda sul grande premio lì è giusta. Per me sarebbe un errore parlarne quando ci sono persone senza casa. Abbiamo perso molti spagnoli, abbiamo perso vite, bisogna destinare tutte le risorse che abbiamo nel nostro Paese a questa gente. Il resto, eventi, sportivi, non sportivi, resta completamente in secondo piano e le risorse dovrebbero andare lì", aggiunge il pilota della Ducati. 

«Innanzitutto è importante ricordare quello che sta succedendo a Valencia, stanno vivendo un momento terribile e vogliamo essere vicini alla popolazione. La gara è un momento di festa e correre tra due settimane a Valencia non è giusto. Ma non sono io che decido, Dorna prenderà la decisione corretta». In conferenza stampa per il Gp della Malesia Pecco Bagnaia rivolge il proprio pensiero alle vittime della Dana a Valencia. Quanto alla sfida con Jorge Martin per il motomondiale l'italiano prova a mettere pressione all'avversario: «Non devo fare errori, Jorge si trova in vantaggio. Io ero nella sua situazione l'anno scorso e non è la condizione più facile, bisogna restare calmo - sottolinea - Abbiamo già vissuto la stessa situazione nel 2023 e 2022, essere calmi è la strategia vincente. In questo momento devo rischiare un po' di più, lui ha 17 punti di margine. Potrebbe anche fare sempre secondo. Il modo migliore per attaccare è aprire il gas, io cercherò di vincere entrambe le gare ovviamente cercando di non fare errori». «Annullamento dell'ultima gara? Potrebbe non essere giusto ma non sono io che decido - conclude Bagnaia - Aspettiamo, quello che decideranno andrà bene».

«In primis voglio esprimere il mio sostegno e il mio cordoglio per la popolazione valenciana. Correre a Valencia sarà difficile, anche se il circuito è a posto. Sarebbe difficile anche per la logistica, credo che sia meglio correre su un altro circuito. Alternativa a Valencia? Difficile nominare altri circuiti, aspettiamo. Io non vorrei andarci». Anche Jorge Martin si ascrive alla lunga lista di piloti che non vogliono correre a Valencia il prossimo 17 novembre. Lo spagnolo, in conferenza stampa a Sepang per il Gp della Malesia, sa che in gioco c'è il titolo di campione del mondo e sa di essere il favorito: «Posso vincere il titolo, darò il 100% per portare a casa il trofeo. E' un privilegio essere ancora qui con Pecco un anno dopo. Lotterò fino alla fine, per me e per il mio team. E' il momento di non fare errori, ne abbiamo già fatti abbastanza. Sono arrivato a questo punto dando il 100% e lo farò anche qui a Sepang, cercando comunque di essere intelligente». «Mi sono sempre sentito un po' l'outsider, ma oggi sono semplicemente più maturo. Ho imparato dalla sofferenza, dai momenti difficili, e ho imparato anche a perdere - aggiunge - Non è la fine del mondo se non dovessi vincere il campionato, d'altronde l'anno scorso è successo lo stesso. Ma abbiamo grande speranza, dobbiamo fare ciò che abbiamo fatto in questa stagione».

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Giovedì 31 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA