La conferenza stampa di Futurmotive

Futur Motive porta a Bologna l'automotive di domani. L’evento ideato da Autopromotec dal 16 al 18 novembre

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

BOLOGNA - Seppur “orfana” del Motor Show, uscito di scena nel 2018 dopo oltre 40 anni di leggendaria “carriera”, Bologna non intende abdicare al ruolo – condiviso con la vicina Modena – di capitale della Motor Valley e crea sempre qualcosa di nuovo, facendo affidamento sulle collaudate strutture del suo quartiere fieristico.

In questo filone “creativo”, si inserisce la prima edizione di Futur Motive, manifestazione organizzata da Autopromotec e in programma dal 16 al 18 novembre nei padiglioni 14, 16 e 19 e nelle aree esterne 42 e 43 di BolognaFiere. Il sottotitolo “Expo & Talks” sottolinea il carattere “ibrido” (termine di gran moda nel mondo dell’auto) di un evento che ai tradizionali stand di prodotto delle aziende operanti nei settori merceologici interessati – ricambi e componenti, flotte e reti, stazioni di servizio e infrastrutture di distribuzione, attrezzature e prodotti per autoriparazione, pneumatici, software per servizi automotive – affiancherà incontri e dibattiti sulla situazione e le prospettive di un comparto alle prese con una trasformazione epocale di cui la transizione energetica è l’aspetto più sfidante, ma non l’unico.

Un percorso di cui l’amministratore delegato di Autopromotec, che nel 2025 tornerà a Bologna dopo la pausa-Covid, ha tracciato i contorni sostenendo la necessità di abbandonare le «tifoserie per adottare un approccio scientifico ai cambiamenti in atto, abbracciando tutte le tecnologie senza privilegiarne l’una o l’altra».

In maniera coerente con la sua filosofia, l’evento è stato presentato alla stampa in una location simbolo della trasformazione in atto a Milano: la nuova e avveniristica sede del FuturAbility District dove si sono alternati, in presenza o in collegamento web, i protagonisti dell’incontro stimolati dalle documentate domande di Filomena Greco, giornalista de “Il Sole 24 Ore” che ha moderato il dibattito.

Gianmarco Giorda, direttore generale dell’Anfia che rappresenta le aziende italiane dell’automotive ha rotto il ghiaccio, sottolineando come «l’esigenza di rendere diffusa e accessibile la mobilità elettrica presupponga un piano infrastrutturale adeguato che agevoli gli investimenti delle tante piccole e medie imprese impegnate nella transizione energetica» e ha anche evidenziato come l’ipotesi avanzata a livello europeo di dire stop alle auto termiche già nel 2035 comporti dei rischi e «meriti ulteriori approfondimenti». 

Roberto Vavassori, responsabile Relazioni istituzionali e membro del board di Brembo, ha chiamato la filiera della componentistica italiana a «dare un’ulteriore prova di flessibilità, creatività e capacità di adattamento, puntando su prodotti innovativi e materiali rinnovabili, con la consapevolezza che due terzi del valore di un veicolo sono legati a componenti e servizi evoluti».

A proposito della filiera, l’ad della Dallara Automobili Roberto Vavassori, in collegamento dagli Usa, ha sottolineato come l’indiscutibile efficienza della filiera corta rischi, nel mondo dell’elettrico, di trasformarsi in un rischio perché alcuni componenti chiave, per esempio le batterie, sono esclusiva di 3-4 gruppi mondiali. «La struttura industriale italiana non potrà mai avere produzioni a basso costo. Per restare competitivi bisognerà piuttosto coinvolgere nella filiera corta anche le competenze, che certo non mancano nel nostro Paese».

Eugenio Razelli, presidente del Moto Valley Accelerator, ha ricordato come questa istituzione si occupi di start-up con risultati sorprendenti che concorrono a creare nuovi meccanismi di innovazione: «La mobilità sostenibile richiede tecnologie inedite, ma anche una maggiore comunicazione e collaborazione tra le aziende che vi operano. Bisogna aiutare le aziende a diventare più grandi».

Sollecitazione raccolta da Roberto Luongo, direttore generale dell’Agenzia Ice, il quale ha garantito che il sostegno all’internazionalizzazione delle nostre aziende sarà particolarmente convinto proprio in occasione di Futur Motive dove «oltre a invitare alla manifestazione importanti operatori esteri, avvieremo incisive azioni di comunicazione e divulgazione».

  • condividi l'articolo
Lunedì 6 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 07-02-2023 17:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA