Nuova Sorento, il volto classico di Kia. Accanto agli avveniristici modelli EV la casa coreana rinnova il suo suv termico
Car Design Award, premiata Bmw per il progetto Vision Neue Klasse, Volvo per la EX30 e Kia per il suo Brand design language
Kia Sorento CRDi 2.2, celebrazione del diesel. A suo agio anche nel test off-road a Carrara nelle cave di marmo
CHERASCO - Nozze d’argento tra Kia e BRC, l’azienda nata nel 1977 per la produzione di impianti a Gpl che oggi è diventata una multinazionale (Westport Fuel System) leader mondiale del settore con sede a Vancouver e il cuore nel Cuneese. «Un felice sodalizio che dura da 25 anni – spiega Giuseppe Bitti, ad di Kia Italia – e che ci ha visti crescere insieme. Abbiamo realizzato oltre 100mila trasformazioni, risparmiando 154 milioni di tonnellate di CO2 emesse perché il Gpl le riduce parecchio e facendo risparmiare ai nostri clienti 500 milioni di euro per il minor costo del carburante». Non a caso Kia ha oggi in gamma 6 modelli (Picanto, Rio, Ceed, Soul, Stonic e Sportage) alimentati a Gpl. E lo sarà anche la quinta generazione dello Sportage, sul mercato a fine anno. «È una vera rivoluzione – aggiunge Bitti – e trainerà le vendite l’anno prossimo, ma intanto anche grazie al Gpl chiuderemo il 2021 con oltre 13mila immatricolazioni, nonostante i problemi legati ai microchip». Per celebrare l’anniversario, la BRC (come tutti continuano a chiamarla) ha aperto ai media le porte del suo laboratorio di elettronica e del centro ricerche di Cherasco. Nell’era dell’elettrico, le alimentazioni alternative rivestono ancora un ruolo importante.
«Il motore termico non morirà – spiega Marco Seimandi, capo del marketing e vicepresidente della Westport Fuel System -. Per ridurre o eliminare l’inquinamento è determinante ciò che si brucia all’interno di un propulsore: alimentandolo a idrogeno, per esempio, si ottengono emissioni zero come nelle vetture elettriche. L’idrogeno è la grande promessa del futuro». La BRC (come tutti continuano a chiamarla) fondata da Mariano Costamagna, ex operaio Fiat, e dal fratello Pierantonio è oggi in 70 Paesi, quotata a New York e Toronto, con 9 stabilimenti produttivi nel mondo e 1.400 dipendenti. In Italia ha siti d’assemblaggio anche a Brescia e Reggio Emilia. Se da noi il prezzo del gas è aumentato quest’anno del 25% e non c’è più la “spinta” di dieci anni fa, l’azienda guarda con attenzione ad altri mercati come Turchia, Russia, Argentina e Africa. Sta sviluppando con Kia una nuova tecnologia del Gpl abbinato al motore full-hybrid e investe senza riserve sull’idrogeno.
«Che non porta necessariamente all’abbinamento con le fuel cell e dunque con la trazione elettrica – precisa Seimandi – e che sui veicoli pesanti dà già risultati sorprendenti in termini di efficienza e di costi».
ACCEDI AL Il Gazzettino.it
oppure usa i dati del tuo account