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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Leclerc velocissimo il venerdì a Montecarlo

Leclerc profeta in patria: a Montecarlo riporta in vetta la Ferrari che impressiona anche con Hamilton

di Giorgio Ursicino

È solo venerdì, ma il Cavallino tira fuori gli artigli. Il Circus è planato nel Principato per il weekend più anomalo, glamour e atteso dell’anno. E la Ferrari fa sul serio, con la speranza di mettere a segno il primo vero sorriso dell’anno. Si può puntare alla vittoria con una SF-75 che finora è arrivata solo una volta sul podio nelle prime sette gare? Può sembrare ambizioso, ma a Montecarlo qualsiasi sogno non è proibito. Specialmente se hai in macchina un diavoletto che su questi nobili saliscendi è nato e cresciuto e, quando si butta sul tracciato, dà sempre qualcosa in più. A Monaco, si sa, le qualifiche sono fondamentali e, almeno fino adesso, le Ferrari non le hanno mai digerite. Anzi, negli ultimi due gran premi di Miami ed Imola sono andate addirittura in confusione non riuscendo a migliorare con le gomme nuove il crono fatto con le usate.

Ieri la musica sembrava cambiata anche se è bene tenere i piedi in terra. Le monoposto di Maranello sono state protagoniste. Charles, manco a dirlo, ha comandato la lista dei tempi sia nella prima sessione che nella seconda. Appena ha messo le ruote in terra, ha preceduto la Red Bull di Verstappen e la McLaren di Norris. Nella seconda ora, invece, si è messo alle spalle il capofila del campionato Piastri e, udite udite, l’esperto leone Hamilton che, davanti al casinò, si è di nuovo vestito a festa. Leclerc butta spesso il cuore oltre l’ostacolo e, davanti ai tifosi di casa, è certo che si esalti.

Le performance di Lewis danno maggiori garanzie perché il baronetto, a quarant’anni compiuti, ha già fatto vedere quando era in Mercedes che è pronto a metterci gli attributi solo se sente il bottino grosso. Il britannico ha spesso detto di non essersi ancora del tutto integrato ne con la scuderia ne con la Rossa che, peraltro, in questo inizio di stagione è stata molto deludente. La scorsa settima nella Motor Valley è apparso più tosto e sorridente, arpionando un buon quarto posto. Poi, nell’avvicinamento a Monaco, è stato sorridente dichiarando che aveva delle idee. Saranno le intuizioni giuste?

Domani pomeriggio ne sapremo di più, per ora dobbiamo accontentarci di registrare che, nel giardino del compagno di squadra, è staccato di appena un decimo dal principino e si è messo dietro Norris e Verstappen. Lando ha chiuso la seconda fila virtuale, mentre Max si è fermato nella tornata finale soltanto al decimo posto. Ad influire sulla zampata dell’inglese può aver contribuito anche il blasone del tracciato che stimola particolarmente i campioni. Oggi, in ogni caso, si farà la storia senza possibilità di scherzare più. Se la Ferrari manterrà quest’approccio, le possibilità di fare bottino grosso ci saranno senz’altro.

Se la SF-75, nel momento topico della Q3, riprenderà a fare le bizze non integrandosi con i pneumatici, la situazione potrebbe essere peggio delle altre volte perché a Monaco le rimonte sono merce rara. Per muovere un po’ le acque, la Federazione ha introdotto la doppia sosta obbligatoria in modo da giocare con le strategie per spezzare il serpentone e consentire a chi ha più passo di andarselo a cercare. Oltre agli adattamenti ai bolidi necessari per l’originalità del tracciato, la McLaren ha portato un pacchetto “Monte” che non sfrutta il massimo del carico con le ali ma preferisce tirarlo fuori partendo dal fondo. Bisognerà stare molto attenti alle barriere quando si spingerà al massimo, ieri hanno accartocciato l’ala anteriore entrambi i due driver più veloci, Charles e Oscar.

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sabato 24 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 19:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA