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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Antonio Filosa, nuovo Ceo di Stellantis, durante la visita all'impianto torinese di Mirafiori

Filosa visita Mirafiori, il nuovo Ceo parte da Torino per rilanciare Stellantis

di Giorgio Ursicino

Antonio Filosa, nuovo Ceo di Stellantis, ha già iniziato la visita agli stabilimenti del gruppo come aveva anticipato nella lettera ai dipendenti scritta al momento della nomina. Il tour ha avuto fra le primissime tappe l’impianto torinese di Mirafiori, storica sede della Fiat. La scelta è stata molto apprezzata, sia dalla parte sindacale sia da quella politica, perché letta come segnale di attenzione verso l’Italia dove i rapporti non sono sempre stati fluidi con il precedente amministratore delegato. Il manager, che entrerà ufficialmente al comando il 23 giugno dopo l’ok dell’assemblea appositamente convocata per l’occasione, si è presentato di buon mattino ai cancelli del grande polo industriale ed ha iniziato la visita accompagnato da Jean-Philippe Imparato, numero uno di Stellantis in Europa, il dirigente che si è occupato di dialogare con il nostro governo dopo le dimissioni di Taveres.

Il francese è anche entrato in qualche lista del toto-nomine nell’accurato processo di scelta che ha effettuato il comitato speciale guidato dal presidente Elkann. Durante il sopralluogo nei vari reparti Filosa si è intrattenuto con la forza lavoro, facendosi scattare foto o confermando un approccio diretto ad empatico. Il giro d’orizzonte è iniziato alle 8 ed ha attraversato il reparto Carrozzeria dove il manager ha avuto modo di vedere le linee della 500 elettrica e quelle, ancora in fase di messa a punto, della 500 ibrida il cui assemblaggio in serie inizierà prima della fine dell’anno. La nuova guida operativa dell’azienda ha anche avuto modo di visionare alcuni esemplari di pre-produzione del nuovo modello.

La visita è proseguita nel “Battery Technology Center”, polo per avanzato degli accumulatori di Stellantis, e nell’impianto dedicato alle trasmissioni eDCT che equipaggiano i numerosi esemplari ibridi presenti nella gamma dell’azienda, una componente che presto sarà realizzata anche nella fabbrica di Termoli. Nel pomeriggio il focus si è spostato della parte industriale a quella commerciale e Filosa ha avuto modo di conoscere i vertici del mercato italiano sempre molto importante nello scacchiere continentale che ha illustrato il recente andamento delle vendite e le prospettive delle vetture che stanno arrivando. In serata il manager è ripartito per proseguire il suo tour che in effetti era già iniziato il giorno precedente, mercoledì giornata dell’annuncio.

Filosa aveva iniziato la sua presa di contatto delle realtà operative in Francia con un blitz nella storica fabbrica Peugeot di Sochaux dove ha incontrato e si è intrattenuto con il management locale che lo ha accolto con molta cordialità. Potrebbe sembrare un tour de force organizzato in fretta, in effetti il comitato, che pur ha continuato a scandagliare all’esterno, aveva deciso da tempo che la migliore soluzione interna sarebbe stata Filosa, a tutti gli affetti già il numero due dell’azienda per le responsabilità a suo carico. A dicembre, dopo l’uscita di Taveres, Filosa è diventato il capo assoluto di tutte le Americhe ed a gennaio gli era stato affidato anche il delicato e strategico settore della qualità.

Il Nord America rappresenta l’intero business molto remunerativo dell’ex Chrysler Group, mentre in America Latina, di cui Filosa è profondo conoscitore, svetta il marchio tricolore Fiat. Per il nuovo Ceo, quindi, la promozione non è stata un fulmine a ciel sereno, ma gli è stato dato anche il tempo di studiare e prepararsi, oltre a svolgere il delicato lavoro per il quale era già in carica. Un uomo ex FCA, dunque, ma che aveva avuto l’investitura dallo stesso Tavares, quando lo chiamò in Michighan a gestire la Jeep, la vera gallina dalle uova d’oro globale di Stellantis.

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venerdì 30 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA