
Ferrari, Hamilton e Leclerc si schierano con Vasseur: troppe chiacchere, il nostro è un progetto a lungo termine
Dopo Barcellona la F1 torna nel lontano Canada. Un po’ per il fuso orario, un po’ per le McLaren dominanti, parecchio per la concomitanza con l’affascinante 24 Ore di Le Mans, l’atmosfera è un po’ raffreddata da questo lato dell’Atlantico. Certo, dopo l’ultima doppietta e la simultanea perdita di lucidità di super Max Verstappen che è stato messo in castigo dalla Federazione, le monoposto papaya hanno un po’ narcotizzato l’ambiente. La lotta per il titolo Piloti sembra ormai ristretta ai due galletti di Woking, mentre nel Costruttori è ormai fuga vera. In realtà come punteggio fra i driver potrebbero esserci dei recuperi, ma la McLaren si è dimostrata imbattibile su tutti i tipi di circuito evidenziando un gap quasi imbarazzante.
Ci sono volute un paio di giornate magiche dell’olandese volante, a Suzuka ed a Imola, perché la squadra inglese non stia a bottino pieno. Proprio il campione del mondo ha risposto a modo suo sul rischio di dover stare fermo un gran premio per ritiro della patente (gli è rimasto un solo punto): «Cosa penso? Andatelo a chiedere alla F1...». Tradotto, non si mette fuori il protagonista delle spettacolo. Anche Russell ha gettato acqua sul fuoco: «Max ha riconosciuto l’errore che è costato più a lui che a me, non parliamone più». Proprio la Mercedes spera di ritirare fuori la testa e dare di nuovo al nostro Antonelli la possibilità di dimostrare il suo valore. Kimi viene da un triplete di zeri in pagella, un colpo pesante per un rookie gagliardo come lui.
A Montreal, chiaramente, la temperatura e più bassa di Barcellona e le Frecce potrebbero non soffrire del loro problema atavico: le gomme si scaldano troppo e in gara è difficile ripetere le prestazioni sul giro secco. Ad aiutare ulteriormente la causa gli ingegneri di Toto Wolff hanno rispolverato la nuovo sospensione posteriore che avevano fatto esordire in Italia e poi accantonato. Ora sembra che abbiano messo a posto il funzionamento e lo sviluppo, sul quale sta lavorando anche la Ferrari, serve proprio a tenere freschi i pneumatici posteriori. In casa Ferrari non si parla molto di aggiornamenti, ma il team ha fatto quadrato esternando una compattezza granitica per tenere lontana qualsiasi polemica. A sfoderare la sciabola sono stati soprattutto i piloti. La mancanza di risultati rispetto alle aspettative ed il contratto in scadenza, sono bastati per alimentare i rumor che Frédéric Vasseur fosse sotto esame.
Ci sta che il capo finisca nel mirino quando le cose non vanno, ma in F1 serve continuità e sarebbe incauto ricominciare da capo. Hamilton è salito sul tavolo: «Adoro lavorare con Fred, è lui la ragione principale per cui sono in questa squadra e gli sarò eternamente grato», ha sentenziato il sette volte campione britannico che poi ha aggiunto: «Molte persone non sanno quello che dicono, sono qui per lavorare e lo farò molto a lungo». Charles, per il suo eccellente stato di forma, è finito addirittura nelle voci del mercato piloti: «Non le commento nemmeno, io amo la Ferrari. Io, Fred e Lewis abbiamo un obiettivo comune e vogliamo conquistarlo insieme. Condividiamo una visione a lungo termine». Poi ha avuto parole dolci per il compagno britannico: «Lewis è un esempio di disciplina per tutti. E poi non ho mai visto un compagno che frena tardi come lui».