La Skoda Octavia plug-in in versione wagon

Octavia, sventola la bandiera Skoda: berlina e wagon diventano plug-in

di Giampiero Bottino
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MILANO  - La Octavia può essere considerata la bandiera della Skoda, e non solo per i numeri (7 milioni gli esemplari messi in strada dalle quattro generazioni che si sono finora succedute dal 1994 e un peso del 30% sulle vendite globali del brand), ma per la capacità di interpretare al meglio una strategia di marca orientata a soddisfare un ampio ventaglio di aspettative con le carrozzerie berlina e wagon, entrambe disponibili anche nella performante versione RS e – nel caso della Wagon – con le sembianze tipiche del mondo Suv della Scout. Una versatilità di gamma che trova conferma nell’offerta di motorizzazioni, la più ricca e articolata del “catalogo” Skoda visto che, oltre alle unità Tsi turbo a benzina da 110 a 245 cavalli e turbodiesel 2.0 da 116 a 200 cavalli, lascia ampio spazio alle alimentazioni alternative tra le quali manca soltanto – almeno per ora – una propulsione 100% elettrica. 

Ai modelli G-Tec a benzina e metano da 131 cv ed e-Tec mild-hybrid con rete di bordo a 48 Volt (abbinata ai benzina 3 cilindri da 110 cv e 4 cilindri da 150 cv) si aggiunge infatti, contraddistinta dalla iV creata per identificare i modelli “alla spina”, la versione ibrida plug-in disponibile con entrambe le declinazioni di carrozzeria e declinata nei livelli di potenza di 204 e 245 cv, quest’ultima riservata alla RS. L’unità meno potente che abbiamo potuto provare su un’Octavia Wagon è risultata più che adeguata, esibendo un temperamento brillante soprattutto selezionando la modalità di guida Sport che compensa i maggiori consumi ricaricando la batteria in modo più rapido e deciso appena si alza il piede dall’acceleratore.

In modalità Eco (che con le posizioni Normal e Individual completa il poker di regolazioni del Driving Mode Select) prevale invece la sobrietà: la ricarica è più “pigra” perché non basta sollevare il piede dall’acceleratore, ma bisogna appoggiarlo su quello del freno per recuperare (parzialmente) l’autonomia “elettrica” che la Casa quantifica in 60 km. La differente potenza tra le due versioni “alla spina” è dovuta alla componentistica elettrica, perché il “cuore” termico di entrambe è il turbo 1.4 a benzina da 150 cv.

Per la berlina, l’omologazione Wltp certifica emissioni medie di CO2 di 17 g/km (25 per la RS), valori che nel caso della Wagon salgono rispettivamente a 23 e 27 g/km, con tempi di ricarica (all’80%) di 3 ore e 45 minuti da una presa domestica a 230 V e di 2 ore e 33 collegandosi a una wallbox da 3,5 kW. Oltre a condividere con il resto della famiglia tutte le tecnologie nel campo dell’assistenza alla guida, della sicurezza e della connettività, le Octavia plug-in dispongono di funzionalità specifiche come la possibilità – si attiva con il tasto Mode e si gestisce per mezzo del display da 10 pollici e centro plancia – di “forzare” la marcia con il solo motore elettrico e di impostare il risparmio di una quantità di energia sufficiente per un prevedibile utilizzo successivo. Disponibile in Italia con li allestimenti Executive e Style, la Octavia iV ha un listino che parte da 37.000 euro per la berlina e da 38.050 per la Wagon (da 41.750 e 42.800 euro rispettivamente la RS). Prezzi che garantiscono l’accesso agli ecobonus statali e a quelli eventualmente previsti dalle amministrazioni locali. 

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Lunedì 5 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 11:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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