La SsangYong Tivoli provata a Tivoli

SsangYong Tivoli, i coreani cambiano
marcia: ecco l'intrigante Suv piccolo

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TIVOLI - Rivoluzione in casa SsangYong. Dopo il lancio in Corea del Sud (da gennaio vendute 2600 unità al mese) e l’anteprima europea al Salone di Ginevra (marzo) arriva da giugno anche in Italia la nuova Tivoli, Suv/crossover compatto (segmento B) , con cui il marchio coreano ora controllato dalla indiana Mahindra si prepara a cambiare vita: mai più auto che spaventano i bambini ai semafori, ma scelte stilistiche innovative, all’europea, belle, ricercate, eleganti, e contenuti di qualità in grado di assicurare una immagine moderna, che consenta di competere ad armi pari con i concorrenti più qualificati del settore. E sono tanti: dalla Renault Captur alla Nissan Juke, dalla Fiat 500X alla Jeep Renegade, dalla Mini Countryman alla Opel Mokka, dalla Skoda Yeti alla Suzuki S-Cross.

La scelta del nome assegnato al nuovo Suv/crossover di SsangYong la dice lunga sulle ambizioni della meno fanosa tra le case coreane: la città laziale, più antica di Roma, è sinonimo di bellezza incontaminata: basti dire che su 50 siti italiani riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, due sono a Tivoli. E qui, nella splendida cornice di Villa d’Este, l’auto è stata presentata. “Troppo” per una semplice auto? Se può sembrare ardito associare un’automobile a una città storica, simbolo del bello, tuttavia è comprensibile la “voglia matta” dei responsabili di SsangYong di trasmettere al mondo la forte volontà di cambiamento: hanno lavorato quasi quattro anni allo sviluppo di questo progetto rivoluzionario, che ha richiesto un investimento di 350 miliardi di won, ovvero circa 280 milioni di euro.

Alla fine, è venuta fuori un’auto con personalità piuttosto spiccata, sufficientemente spaziosa, molto ben rifinita ed equipaggiata, in grado di proporsi in più varianti, ovvero con motori (sempre 1.6 litri) benzina, diesel o bifuel benzina/Gpl; con cambio manuale o automatico a 6 marce, trazione anteriore o integrale AWD, e una ricchissima varietà di personalizzazioni. Tra le tante, spiccano le verniciature in tinta unita o bicolore e un rivestimento degli interni in una vivace combinazione rosso-nero-beige, in tessuto o, a richiesta, in pelle. Insomma, tocchi di ricercatezza stupefacente per chi conosce la storia, abbastanza tormentata, del marchio coreano, destinato ora a darsi una immagine del tutto diversa, e con l’ambizione di conquistare spazi di mercato mai esplorati in Europa. Dove i Suv/crossover – vale la pena ricordarlo - rappresentano il 40% della domanda, la metà rappresentata dal segmento B (quello della Tivoli).

L’auto è costruita in Corea, ma seguendo rigidi controlli di scuola tedesca e, soprattutto, utilizzando materiali all’avanguardia, come gli acciai speciali alto resistenti per buona parte del pianale. Il design non porta firme ma è frutto del lavoro del Centro Stile coreano della SsangYong, dove operano alcuni designers formatisi in Italia, a Torino. Hanno fatto un bel lavoro, non c’è che dire: le dimensioni (4,2 metri di lunghezza, passo di 2,6 metri, larghezza 1,8, altezza 1,6) e le proporzioni sono giuste; il frontale è pulito e trasmette una immagine forte, grazie anche al robusto paraurti, all’interno del quale spicca una presa d’aria dinamica; bella anche la forma dei fari (quelli di posizione a Led); la linea del cofano è morbida, così come la fiancata, che presenta una cintura piuttosto alta e una bombatura ad arco nella parte posteriore che ricorda molto quella della Nissan Juke.

Il vano bagagli misura una capacità di 423 litri, ma la seconda fila di sedili, frazionabile nella configurazione 60/40, è completamente abbattibile, per aumentare ulteriormente la capacità di carico fino a 1115 litri. I cerchi ruota in lega, da 16 a 18 pollici, possono essere scelti in colorazione diamantata silver o nera (più aggressiva ma meno elegante). Il climatizzatore automatico bizona digitale assicura condizioni di viaggio ottimali a tutti i passeggeri a bordo, monitorando costantemente la temperatura esterna e l’umidità. I passeggeri davanti possono inoltre regolare la temperatura in base alle singole esigenze, mentre il clima manuale può essere regolato su sette diverse impostazioni per il sedile del conducente, che beneficia inoltre di una funzione di ventilazione a due livelli.

I motori sono tutti Euro 6. Il diesel e la trazione integrale arriveranno non prima di settembre. Sarà invece disponibile da giugno la Tivoli con propulsore 1.6 benzina da 128 cv e da luglio quella bifuel benzina/Gpl. La 1.6 benzina a due ruote motrici abbiamo potuto provarla in anteprima sulle strade nei dintorni di Tivoli e in autostrada. L’auto ha un buon comportamento dinamico, grazie al ponte torcente posteriore e al tradizionale schema McPherson all’anteriore, ma con ogni probabilità sarà ancora migliore la versione 4x4, che adotta nuove sospensioni multi-link al retrotreno. Sorprendono in positivo le finiture interne, con inserti in nero pianoforte, imbottiture nei rivestimenti delle portiere, portabicchieri/bottiglie, strumentazione chiara e luminosa e una serie di dotazioni molto ricche, che comprendono il cruise control con velocità impostabile tra 36 e 150 km/h.

Un impianto audio MP3 di nuova progettazione e un sistema con schermo ad alta risoluzione da 7” e streaming audio sono tra le dotazioni disponibili. E ancora: la porta USB/AUX permette di riprodurre la musica contenuta nei dispositivi audio esterni, mentre grazie al sistema vivavoce Bluetooth è possibile conversare al telefono in tutta sicurezza durante la guida. Infine, i passeggeri possono utilizzare a bordo il proprio iPod e iPhone grazie all’apposito connettore. Il navigatore Tom-Tom con schermo da 7”, collegato alla retrocamera, fa perfettamente il suo dovere, fornendo indicazioni chiare e precise. Sorprende, in negativo, che il volante non sia regolabile in altezza, ma solo in profondità. In compenso, il sistema Smart Steer rende controllabile lo sterzo elettricamente su tre livelli di risposta - Sport, Normale e Comfort - in modo da ottimizzare la guidabilità.

Il propulsore a benzina con potenza di 128 cavalli sviluppa una coppia non esaltante (160 Nm a 4600 giri) e per questo non dà risposte entusiasmanti in ripresa e accelerazione. Ai bassi regimi, inoltre, si avverte una certa ruvidità, mentre ad andature autostradali gira fluido e silenzioso, fino a una velocità massima di 170 km/h. Lo Start/Stop contribuisce a tenere sotto controllo i consumi, che sulla 1.6 benzina due ruote motrici e cambio manuale sono di 6,6 litri/100 km nel ciclo combinato, con 154 g/km di CO2 . Farà meglio il diesel, che con ogni probabilità risulterà il più gettonato in Italia.

Il cambio manuale a 6 marce offre una manovrabilità non eccelsa, nel senso che può presentare qualche impuntatura. Quanto all’automatico, che richiede un sovrapprezzo di 1800 euro, non è un “doppia frizione” di ultimissima generazione, ma un variatore che assicura comunque un funzionamento adeguato, offrendo tra l’altro la possibilità di cambiare anche manualmente, utilizzando una levetta inserita nel pomello, in posizione ergonomica: basta la pressione del pollice in avanti o all’indietro per cambiare marcia o scalare. Pratico e divertente, sembra un overdrive.

In funzione della sicurezza, la dotazione di serie è tra le più ricche della categoria e comprende fino a sette airbag. Ci sono il programma ESP (Electronic Stability Program) multifunzione, il sistema di protezione attiva antiribaltamento (Active Rollover Protection), i dispositivi di assistenza alla frenata e alle partenze in salita (Brake Assist e Hill Start Assist) e quello di segnalazione delle frenate di emergenza ESS (Emergency Stop Signal), oltre al sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici e il segnalatore che ricorda ai passeggeri di tutti e cinque i posti di allacciare le cinture.

Per quanto riguarda il comfort, non manca il climatizzatore automatico bizona digitale, che assicura condizioni di viaggio ottimali a tutti i passeggeri a bordo, monitorando costantemente la temperatura esterna e l’umidità. I passeggeri davanti possono inoltre regolare la temperatura in base alle singole esigenze, mentre il climatizzatore manuale può essere regolato su sette diverse impostazioni per il sedile del conducente, che beneficia inoltre di una funzione di ventilazione a due livelli per rendere la guida ancora più piacevole, novità assoluta per il segmento.

Tra le dotazioni non manca il cruise control, con velocità impostabile tra 36 e 150 km/h. SsangYong Tivoli consente inoltre di scegliere un impianto audio MP3 di nuova progettazione e un sistema con schermo ad alta risoluzione da 7” e streaming audio. La porta USB/AUX permette di riprodurre la musica contenuta nei dispositivi audio esterni, mentre grazie al sistema vivavoce Bluetooth è possibile conversare al telefono in tutta sicurezza durante la guida. Infine, i passeggeri possono utilizzare a bordo il proprio iPod e iPhone grazie all’apposito connettore. Il navigatore Tom-Tom con schermo da 7”, collegato alla retrocamera, fa perfettamente il suo dovere, fornendo indicazioni chiare e precise.

La nuova SsangYong Tivoli sarà in vendita dal 13 giugno presso la rete di 180 concessionari (molti plurimarche) della rete distributiva che fa capo al Gruppo Koelliker, organizzazione ampiamente collaudata nel nostro Paese (ha venduto oltre un milione e 800mila veicoli delle nazionalità più diverse), dove è guidata dall’amministratore delegato Luca Ronconi. Tre gli allestimenti previsti: l’entry level si chiama Start e parte da 15.950 euro; l’intermedio Go (17.800); il più raffinato Be (19.550). Visual Pack e Cool Pack sono pacchetti che dovrebbero aiutare nella scelta delle varie combinazioni. Tutte le varianti (Diesel, Gpl, cambio automatico, trazione integrale) richiedono ciascuna 1.800 euro in più. Una scelta che risponda in pieno al concetto “Be different” (essere diversi, ovvero distinguersi) auspicato da SsangYong comporterebbe, a conti fatti, un esborso massimo di 28.350 euro. L’obiettivo di vendita in Italia è di 3.500 unità/anno.


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Sabato 23 Maggio 2015 - Ultimo aggiornamento: 02-06-2015 21:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA