La flotta di Smart alla partenza della 300 miglia Audax

Audax 300 Miglia Smart, il raid siciliano della piccola e agile che fà anche “cose da Mercedes”

di Sergio Troise
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PALERMO - Piccola, agile, pratica, gira in un fazzoletto e si parcheggia facilmente. Erano queste le qualità salienti della Smart. Ma da qualche tempo, ovvero da quando è arrivata la nuova generazione, la scena è cambiata. Ora – chi l’avrebbe mai detto? - svolgono un ruolo importante anche il comfort, la sicurezza, la tecnologia, le prestazioni. Al punto che in casa Mercedes (il colosso tedesco è proprietario del marchio Smart) dicono con orgoglio che la piccola citycar è diventata “la nuova porta d’ingresso al mondo della Stella”.

In certi casi, una certa enfasi sostiene le operazioni di marketing. Ed è comprensibile. Ma se agli slogan e alle campagne promozionali si sommano “prove concrete”, la cosa diventa credibile. E dunque, dopo che l’Italia s’è confermata nel 2016 primo mercato del mondo per il marchio Smart, e dopo il buon risultato registrato nel primo quadrimestre (10.450 unità immatricolate nel nostro Paese, di cui il 32% Forfour a quattro porte) nel quartier generale di Mercedes Italia hanno pensato bene di sottoporre la piccolina di famiglia ad una serie di test fino a qualche tempo fa incompatibili con l’immagine e i contenuti stessi dell’auto.

Dopo la 300 Miglia Smart organizzata tra Roma e Bologna in occasione del Motor Show 2016, ecco un’altra maratona mirata a documentare i nuovi valori di questa piccola auto intenzionata ad affrancarsi dall’immagine esclusiva di urban car. Come dire: piccola sì, ma capace di fare anche cose da grande.

Battezzato Audax 300 Miglia Smart, è stato organizzato dunque in Sicilia, nella terra della mitica Targa Florio, il secondo raid di una serie che nel corso dell’anno coinvolgerà anche la gamma Mercedes. La maratona s’è svolta con la formula della gara di regolarità riservata a una ventina di giornalisti del settore, su un percorso suggestivo, da Palermo a Catania, passando per Capri Leone, Messina, Santa Tecla e i ripidi tornanti del parco dell’Etna: 480 chilometri tra tratti autostradali, strade provinciali, paesi in cui il tempo sembra essersi fermato e un’avvincente gimcana nel cuore di Zafferana Etnea. Certo, nulla da spartire con la Targa Florio (vinta dalla Mercedes tre volte, nel 1922, nel 1934 e l’ultima nel 1955, con la 300 SLR “ali di gabbiano” guidata da Stirling Moss), ma comunque una convincente “prova da sforzo” lontano dalla città, habitat naturale della Smart.

Rispetto alla “vecchia”, la nuova generazione della piccola citycar è costruita utilizzando una percentuale maggiore di acciai ultraresistenti sottoposti a trattamento termico e acciai multifase ad altissima resistenza, mentre è stata conservata, ovviamente, la cellula tridion, che continua a proteggere gli occupanti come un guscio al proprio interno. Un valore aggiunto per la sicurezza, questo, in linea con le prove d’impatto frontale che – informa la casa madre Mercedes – “vengono eseguite utilizzando anche vetture molto più grandi e pesanti, come Classe S e Classe C”.

A beneficio della sicurezza sono stati inseriti, tra le dotazioni, sistemi di assistenza alla guida fino a ieri riservati esclusivamente alle Mercedes. Dopo ABS, ASR ed ESP, sono arrivati anche il sistema di ausilio alla partenza in salita ed il Brake Assist. Le innovazioni riguardano anche il Lane Keeping Assist, che segnala i cambi involontari di corsia con allarmi ottici e acustici, riconoscendo la differenza tra il manto stradale e le linee di demarcazione delle corsie. Provvidenziale poi l’introduzione del Crosswind Assist, che contribuisce ad alleviare gli oggettivi problemi di stabilità in caso di raffiche di vento laterali. Nulla da fare, invece, per i fruscii, fortissimi, a causa dell’aerodinamica condizionata dalle dimensioni e degli specchietti esterni sovradimensionati.

Dalle sorelle maggiori con marchio Mercedes, la piccola fourtwo eredita inoltre il Forward Collision Warning, che avvisa il guidatore con un segnale ottico e acustico quando la distanza tra la vettura e il veicolo che la precede è inferiore al limite di sicurezza. A supporto della sicurezza anche gli airbag, i sedili con cintura di sicurezza a tre punti e pretensionatore pirotecnico; il sistema di fissaggio Isofix del seggiolino per bambini sul sedile passeggero; i poggiatesta integrati negli schienali. Se non bastasse, il principio del piantone dello sterzo telescopico è stato mutuato direttamente da Mercedes-Benz.

Il nuovo autotelaio, orientato ad un maggiore comfort, si distingue soprattutto per la struttura dell’asse anteriore (la carreggiata è più larga di 10 cm) con elementi presi in prestito dalla Classe C, il ponte De Dion ottimizzato e l’aumentata escursione delle sospensioni. In tal modo sono scomparsi quasi del tutto i saltellamenti tipici della precedente generazione, anche se un’auto così corta (2,70 metri) assorbe con qualche difficoltà le irregolarità del fondo stradale, nonostante l’impiego di pneumatici un po’ più alti (sempre più stretti all’avantreno e più larghi dietro). Confermata, naturalmente, la straordinaria capacità di manovra: in questo campo Smart fa registrare un record assoluto e, con soli 6,95 metri, le inversioni di marcia non sono mai un problema.

Rinnovati anche i motori, tutti tre cilindri, con potenze di 61, 71 e 91 cavalli, cui si aggiunge il propulsore da 109 cv della versione sportiva Brabus, la più cara della gamma con prezzi compresi tra 25.000 e 27.000 euro, e tuttavia molto apprezzata da un certo pubblico (460 unità immatricolate nei primi quattro mesi dell’anno). Dal marzo scorso, inoltre, la Smart di nuova generazione è disponibile anche in versione elettrica a emissioni zero. L’autonomia dichiarata è di 145 km, il prezzo 23.800 euro (batteria inclusa).

Quanto alla trasmissione, è affidata al cambio manuale a cinque marce o al nuovo cambio automatico 6 marce doppia frizione twinamic, prodotto da Getrag e dotato anche di paddles al volante. Un cambio – vale la pena sottolinearlo - che ha segnato per Smart un’autentica svolta per fluidità e velocità di cambiata, cancellando tutti i difetti del sistema di prima generazione, compresi gli insopportabili sobbalzi ad ogni innesto e ad ogni partenza da fermo.

La versione d’ingresso della gamma, con motore aspirato da 61 cv (allestita appositamente per i neopatentati) è disponibile però soltanto con il manuale a 5 marce, sia nell’allestimento Youngster (12.220 euro) sia nel più ricercato Black Passion. In compenso, a bordo della entry level è possibile ascoltare la musica dal proprio smartphone e comunicare in piena sicurezza grazie al vivavoce Bluetooth, senza mai staccare le mani dal volante. Quanto al look e al comfort, non mancano cerchi in lega e aria condizionata.

Sull’aspirato da 999 cc e 71 cv è invece disponibile anche il nuovo cambio automatico. In questo caso la qualità predominante è la capacità di ridurre i consumi (4,1 litri/100 km nel ciclo misto). Il motore da 91 cv, un tricilindrico di 989 cc costruito interamente in alluminio, può contare sulla spinta del turbo e su una coppia un po’ più robusta (135 Nm), ma non prima dei 2.500 giri: ciò vuol dire che nonostante la sovralimentazione di nuova concezione con tanto di valvola wastegate controllata dall’elettronica, la “risposta” del motore al comando dell’acceleratore non è mai immediata. Un piccolo handicap, tuttavia compensato dalla cancellazione dello storico difetto della Smart: saltellare in partenza come un canguro.

Nell’Audax 300 Miglia svoltasi in Sicilia il 3 e 4 maggio, abbiamo avuto modo di testare a fondo la Cabrio con motore da 91 cv nell’allestimento (solo estetico) firmato Brabus: un gioiellino dall’aspetto accattivante, con fari C-LED che sottolineano il design esterno e dotazioni piuttosto ricche, capace di regalare prestazioni e sensazioni di guida insospettabili grazie allo Sport Pack, che prevede cerchi in lega da 16” e assetto irrigidito (quanto basta). Se a ciò si aggiunge il piacere del viaggiare en plein air utilizzando un comodo comando elettrico per l’apertura della cappotta in 12 secondi, anche in movimento, si avrà chiara l’immagine di un piccolo concentrato di qualità, assolutamente degno della casa madre Mercedes.
 

 

 

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Mercoledì 24 Maggio 2017 - Ultimo aggiornamento: 18:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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