Sergio Marchionne (a destra) con il vicepresidente Usa Biden al recente salone di Detroit

Fiat, oggi storico Cda per nome,
sede e Wall Street: inizia una nuova era

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TORINO - Con il consiglio di amministrazione di mercoledì inizia la nuova era di Fiat Chrysler, che ormai procedono verso la completa integrazione. È una riunione che si può definire storica perchè verranno annunciati i principali tasselli del nuovo gruppo: la sede, la quotazione, il nome.

E, proprio per dimostrare che, al di là dei passaggi formali ancora da compiere, ormai non esistono più due società distinte, per la prima volta la conference call di Sergio Marchionne con gli analisti finanziari sarà una sola. Molti - in Italia e in Usa - concordano su alcuni punti: scelta del 'modello Cnh' con sede fiscale in Gran Bretagna, sede legale in Olanda, quotazione principale a Wall Street e secondaria a Milano. Il domicilio fiscale nel Regno Unito consentirebbe a Fiat e Chrysler di pagare meno tasse sui dividendi, mentre il listing a New York sarebbe dovuto a un più facile accesso al mercato dei capitali.

Solo ipotesi però, tutte plausibili, ma niente di ufficiale. Quanto al nome si sa che non sparirà nè Fiat nè Chrysler, ma è l'aspetto su cui sono circolate meno indiscrezioni. Dopo il cda, che approverà i conti del quarto trimestre e dell'intero esercizio 2013 e la conference call, Marchionne vedrà al Lingotto i sindacati: ci saranno i leader di Cisl, Uil, Ugl, Fim, Uilm, Fismic e Quadri, mentre non ci saranno Fiom e Cgil. «È una decisione che conferma un comportamento discriminatorio nei nostri confronti, addirittura sul piano informativo», osserva Michele De Palma, coordinatore Fiat della Fiom che, con il leader Maurizio Landini, aveva chiesto all'azienda di poter partecipare all'incontro.

«L'obiezione - osserva De Palma - è che l'incontro è previsto dal contratto specifico di primo livello e noi non lo abbiamo firmato, ma il contratto è precedente alla sentenza della Consulta, che mette la Fiom sullo stesso piano degli altri sindacati». Anche il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, sta concordando la data di un incontro con Marchionne, nei prossimi giorni, come annunciato qualche settimana fa. Dall'incontro con i sindacati potrebbe arrivare qualche anticipazione - in attesa del piano di fine aprile-inizio maggio - sul futuro di Cassino, stabilimento il cui destino è legato al rilancio dell'Alfa Romeo e dove a fine febbraio scade la cassa integrazione.

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Martedì 28 Gennaio 2014 - Ultimo aggiornamento: 30-01-2014 16:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA