La Ferrari 250 GTO del 1962

Le auto storiche più costose di sempre: sul podio Ferrari, Mercedes e Jaguar

di Giampiero Bottino
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MILANO - Mentre il ritorno al vertice della Formula 1 ha richiesto un lavoro lungo e massacrante, la Ferrari non ha mai fatto fatica a mantenere la pole position nel mondo del collezionismo, guidando con ampio margine quella pattuglia di costruttori che per storia, prestigio e pregio hanno creato dei capolavori di stile e meccanica capaci non solo di infiammare i cuori degli appassionati, ma anche di garantire impareggiabili soddisfazioni finanziarie.

Ad affermarlo con l'inoppugnabile forza dei numeri è MoneySuperMarket, il sito inglese leader nella comparazione dei prezzi che ha stilato l'originale classifica dei 17 modelli – in rappresentanza di altrettanti marchi che hanno scritto pagine importanti nella storia dell'auto – che negli ultimi anni hanno spuntato nelle aste specializzate i prezzi più alti, garantendo ai fortunati (e oculati) acquirenti dei ritorni quantificati nell'ordine del 28% nei dodici mesi, ma capaci di arrivare anche al 467% nell'arco dei 10 anni.

In vetta alla graduatoria, manco a dirlo, un'auto nata a Maranello nel 1962. Si tratta della Ferrari 250 Gto facente parte di un lotto di 36 unità complessiva e costruita espressamente per una leggenda dell'automobilismo come Sir Stirling Moss, indimenticabile pilota prossimo a tagliare (il 17 settembre) il traguardo delle 88 candeline. Aggiudicata nel 2014 per 38,115 milioni di dollari, viene oggi valutata dagli esperti del sito inglese 38, 560 milioni.

Le fanno compagnia sul podio la Mercedes Benz W196, vincitrice nel 1954 di 9 Gran Premi di F1 su 12, venduta nel 2013 per 29,6 milioni di dollari, oggi diventati 30,443, e un'altra rappresentante di un brand storico ancora ben saldo sulla cresta dell'onda: la Jaguar D-Type regina incontrastata della 24 Ore di Le Mans nel triennio 1955-57 e oggi valutata 21,780 milioni, cioè la cifra pagata dal nuovo proprietario per aggiudicarsela il 19 agosto del 2016.

Alle spalle di queste magnifiche tre un altro nome leggendario, quello della Bugatti la cui Royale Kellner Coupé del 1932 comprata nel 1987 per 9,8 milioni (sempre di dollari, ovviamente) ha oggi più che raddoppiato la quotazione, valutata 20,659 milioni. La segue, a quota 19,8 milioni sborsati nel 2016, una straordinaria rarità made in Italy, l'Alfa Romeo 8C 2900 Lungo Spider prodotta del 1939, quando già sull'Europa soffiavano impetuosi venti di guerra. Il prezzo di aggiudicazione è il più alto mai raggiunto per un'auto nata prima del secondo conflitto mondiale.

A completare questa inconsueta classifica che potremmo definire finanziaria troviamo tutto il gotha dell'automobile di ieri e in qualche caso di oggi: l'Aston Martin Db4Gt Zagato e la Shelby 260 Cobra, entrambe del 1962, la leggendaria Ford GT 40 del 1968, la Duesenberg Model J Long Wheelbase Coupé (1931), la Porsche 956 del 1982, tutte pagate tra i 15 e i 10 milioni di dollari mentre al di sotto di questa cifra troviamo una Rolls Royce 10 hp Two Seater del 1904 (la nonnina del gruppo), la Bentley 4,5 litri Supercharged del 1929, la Talbot-Lago T150-C Ss del 1938, la Delahaye 135 Competition Court Torpedo Roadster dell'anno successivo come la Horch853A Special Roadster. Del lotto fa parte anche un autocarro, l'avveniristico (per i tempi) Gm Futurliner del 1950, mentre a chiudere provvede il made in Italy con la Maserati 450S Prototipo del 1956 che oggi vale 4,873 milioni di dollari rispetto al prezzo (4.816.350 dollari) di aggiudicazione del 2014.

Rendimenti da leccarsi i baffi, anche se il record in termini di ritorno sull'investimento spetta a un'auto di fantasia: la concept car Lincoln Futura, costata 250.000 dollari nel 1955 e poi venduta per un dollaro a Georg Barris, specialista in personalizzazioni. Quando anni dopo gli fu chiesto di disegnare la Batmobile, bastarono pochi ritocchi per trasformare il prototipo in una vettura diventata, senza mai scendere in strada, un'icona per i fans dell'uomo-pipistrello. Uno dei quali, nel 2013, l'acquistò come oggetto da collezione per 4,62 milioni. Una plusvalenza che fa sembrare quasi irrisoria quella realizzata dal Barcellona con la vendita di Neymar al Psg.
 

 

 

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Venerdì 25 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 26-08-2017 09:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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