Uno dei primi scatti in studio della nuova generazione di Cadillac CTS

Cadillac CTS, il lusso americano:
nuova sfida alle berline premium europee

di Giampiero Bottino
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NEW YORK - Emblema dell'auto di lusso all'americana, il marchio Cadillac gode anche da noi di una solida reputazione, sproporzionata rispetto ai ridotti numeri di vendita ma meritata. Le eredi delle smisurate berline dalle enormi pinne che profumano di boom e di Dolce Vita sono, tra le vetture americane, quelle che più si avvicinano (forse è meglio dire che meno se ne allontanano) ai gusti europei. Anche sulle nostre strade, per quanto rara - o forse proprio per quello - una Cadillac è sempre motivo di distinzione. E la nuova CTS che ha debuttato a New York ne è un esempio.

Ambiziosa.
Forte di uno stile lineare e non troppo urlato, molto americano ma privo di inutili eccessi e ben supportato da contenuti tecnologici evoluti, la nuova CTS lancia la sfida alle grandi berline che dominano il segmento premium e che sono soprattutto tedesche. Non a caso, nel presentare la nuova arrivata la comunicazione Cadillac evidenza come la vettura, la cui produzione partirà in autunno nello stabilimento di Lansing nel Michigan, sia la più leggera del segmento, e pesi 90 kg in meno di una rivale come la BMW 528i. Merito dell'ampio ricorso a materiali innovativi, come l'alluminio che la Cadillac ha utilizzato per la prima volta nella realizzazione della struttura delle porte.

Aggressiva.
La griglia più larga e soprattutto le nuove proporzioni - la vettura è diventata più lunga e più bassa del modello precedente - contribuiscono a dare alla CTS un carattere deciso e una presenza su strada importante. Gli interni, declinabili in otto diversi ambienti, sono impreziositi da dettagli in legno, carbonio o alluminio che ne sottolineano il carattere di lusso sportivo.

La meccanica.
La sportività non può però esaurirsi nei dettagli estetici, ma deve badare al sodo. Che nel caso della nuova Cadillac trova espressione concreta nei 420 cv e nei 583 Nm di coppia massima erogati dall'inedito V6 3.6 che segna il debutto della tecnologia twin turbo nei prodotti del marchio. Il propulsore, accoppiato a un nuovo cambio automatico a 8 marce, è destinato alla versione di punta VSport nella quale - come spesso accade nel caso delle vetture ad alte prestazioni - non manca una buona dose di made in Italy, nella fattispecie rappresentata dai freni Brembo e dagli pneumatici estivi hi-performance Pirelli montati su cerchi da 18 pollici (ma sono disponibili anche i 19" abbinati alle gomme all-seasons). Per la clientela meno orientata alle prestazioni sono comunque in gamma anche il 3.6 aspirato da 321 cv, sempre V6, che nella versione a trazione posteriore dispone del nuovo 8 marce mentre se la trazione è integrale il cambio è a 6 marce. Stessa trasmissione per il motore d'ingresso che è il 2.0 turbo da 272 cv.

La tecnologia.
Le soluzione proposte dalla CTS in termini di sicurezza e comfort sono ai livelli della concorrenza più qualificata. Non manca ovviamente un evoluto sistema di infocomunicazione, il Cadillac CUE, i cui contenuti possono essere gestiti anche tramite smartphone o tablet. I sedili anteriori sono climatizzati e vantano, per la prima volta su una Cadillac, ben venti diverse possibilità di aggiustamento. Persino l'indispensabile porta tazze è motorizzato, mentre la climatizzazione della vettura può essere gestita a distanza tramite telecomando. La CTS è anche la prima Cadillac che sa parcheggiare da sola, e dispone di tutte le più avanzate dotazioni di sicurezza: dal controllo della corsia a quello posteriore del traffico in direzione perpendicolare, dal monitoraggio dell'angolo cieco al sistema di protezione dei pedoni.

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Lunedì 1 Aprile 2013 - Ultimo aggiornamento: 07-04-2013 20:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA